Il granchio che abitava le nostre acque ricche di pesca: il granchio fellone

Manfredonia – Con il profumo forte che viene dal mare – dell’ entrata del mese di luglio – vi racconto una storia con cartolina – di quando ero ragazzo. Accenni du “U Rangc a Fallone”è un crostaceo decapode della Famiglia dei Majidae, anche conosciuto come ‘granchio fellone’. Ricordo, ero ragazzo seduto sulla scogliera a respirare l’aria di mare – e guardare il sole salire nel cielo del nuovo mese. Il Fellone, fa riferimento ad una pesca esclusivamente in acque alte, ma ci sono stati casi rari di pesca con barche più piccole anche nelle zone degli scogli.

L’esemplare può raggiungere dimensioni notevoli, il corpo può misurare fino a 25 cm di lunghezza e 18 di larghezza. È un granchio dalle zampe decisamente sproporzionate rispetto al corpo di un colore arancione, detto pure “U Rangc Zurosse”. Ha un altro nominativo: granseola, parola derivante dal Veneto dove lo si può trovare anche nelle loro coste. Il corpo è a forma di cuore e bombato con dentellature lungo il margine laterale che terminano con due denti cuneiformi più sporgenti nella parte anteriore, tutto il dorso è rugoso con spine e tubercoli più o meno sporgenti.

Possiede cinque paia di zampe di cui quattro servono per il movimento ed un paio terminano con due robuste chele. Il colore è di solito giallo rossiccio, ma può variare da individuo ad individuo con sfumature rosse o marroni, a seconda del luogo in cui vive, per finalità mimetiche.

A cura di Claudio Castriotta 

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