Iniziano dall’interno a far sentire la voce i gruppi economici russi. La compagnia petrolifera numero due della Russia, Lukoil, ha chiesto una “rapida fine” della guerra in Ucraina.
È la prima grande compagnia nazionale a opporsi all’invasione di Mosca nel paese. “Sosteniamo una rapida fine del conflitto armato e sosteniamo pienamente la sua risoluzione attraverso un processo di negoziazione e mezzi diplomatici”, ha detto il consiglio di amministrazione di Lukoil in una dichiarazione.
Lukoil, insieme a gruppi come Gazprom, Sberbank e Rosneft, il cui valore negli ultimi giorni si è quasi azzerato, rientra nelle società russe colpite dalle sanzioni provocate dalla guerra in Ucraina. La società è stata sospesa sulla Borsa di Londra.
Nella nota la società sottolinea che sta facendo di tutto per continuare le operazioni stabili nei paesi e nelle regioni dove è presente. “In ongni sua attività, Lukoil è pienamente impegnata a rafforzare la pace, le relazioni internazionali e i legami umanitari”.
Fonte: Huffington Post