I ricordi sono la memoria del cuore: quando nacque la discoteca Errepi

Manfredonia – FINE anni ’70 e ’80 . I ricordi sono la memoria del cuore, specialmente in questo tempo; che viviamo con poca pace – parlare del tempo – di una generazione passata ,non è nostalgia ma è memoria … di quelli che furono i grandi anni . La foto ritrae due dei protagonisti – in Villa Comunale di Manfredonia. Appoggiati ai cancelletti – con il panorama del Castello Svevo-Angioino – due giovani, e i loro sogni: primo da sinistra Lorenzo Castriotta, noto come ‘Lorenzo la Pomata‘, per il gel utilizzato per i capelli, alla destra Michele Potito, detto ‘Michele Uccellette‘.

Verso la fine di quegli anni a Manfredonia andava di moda la discoteca Errepi, in zona Acqua di Cristo. Un locale quasi antesignano per altre future discoteche. L’apertura di nuovi centri di aggregazione rappresentò anche la base per nuove tendenze: dai capelli agli abiti firmati, fino ai modi di interagire. La discoteca Errepi, unica fonte di divertimento per i giovani, ospitava due serate a settimana: la prima il sabato sera, l’altra domenica. L’inizio della serata (i giovani oggi sorriderebbero) era intorno alle 19. Fine serata verso la mezzanotte.

‘Lorenzo la Pomata’ era già affermato come deejay. ‘Michele Uccellette’ iniziò a muovere i primi passi nella Disco Music anche grazie allo zio Michele Del Bravo, conosciuto in quegli anni con il nome di Michele Ossobuco – il quale fu un grande innovatore, per la straordinaria idea di dar voce alla città sipontina , con la nascita di una radio libera – la nota “Radio Amica”, diventando famosissima in poco tempo.

La domenica mi recavo in discoteca e rimanevo colpito dai preparativi dei deejay: dal banco alla strumentazione fino ai dischi da selezionare. Ad affiancare Lorenzo la Pomata anche Toni De Pace, trasferitosi a Manfredonia per lavoro al tempo dell’Enichem. Le ragazze ed i ragazzi si scatenavano per la loro musica. Con il tempo i due fecero la storia delle strumentalizzazioni musicale e tecnologiche in un paese che iniziava ad evolversi.

 di Claudio Castriotta 

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