È impietosa la fotografia scattata da Milena Gabanelli sullo stato di saluto dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. Secondo l’ex conduttrice di Report, ora alla guida del “Dataroom” del Corriere della Sera, l’ospedale fondato da Padre Pio potrebbe essere a rischio crack. L’ospedale, di proprietà del Vaticano, avrebbe un indebitamento di oltre cento milioni di euro.
“La Casa Sollievo della Sofferenza è incapace di uscire dalla terapia intensivadove da tempo immemore è relegata. La diagnosi è seria: rischio crac. Da documenti riservati che Dataroom può leggere emerge che negli ultimi 18 anni ha chiuso solo 4 volte in attivo. La gestione operativa dell’ospedale, appesantita anche da costi considerati eccessivi per il personale, è in perdita di 673mila euro nel 2015, -225 mila euro nel 2016, -4,5 milioni nel 2017, -17,1 milioni nel 2018, -27,5 milioni nel 2019, e quest’ultima rimpanata solo grazie al contributo di 38milioni della Regione Puglia. Nel 2022, dopo gli anni del Covid che non fanno testo, il rosso è di 22milioni. Solo con i fornitori i debiti sono vicini ai 100 milioni quando erano 57 nel 2016. E questo è forse è uno dei capitoli più delicati e spinosi”.
La condizione critica dell’ospedale è sotto osservazione da parte del Vaticano tanto che Nunzio Galantino(presidente del patrimonio immobiliare e finanziario della Santa Sede) ha affermato che “occorre cambiare passo, ripristinare la credibilità e l’aspetto reputazionale, cercando la soluzione a questa vicenda che ha prodotto solo frutti amari che la Santa Sede non può permettersi”.
Lo scorso anno la Santa Sede, infatti, ha inviato Gino Gumirato, manager veneto ora direttore generale dell’Ospedale di San Pio, che il 9 marzo ha presentato il piano strategico 2023/2025. L’obiettivo è quello di azzerare le perdite nel 2024 e produrre, a partire dall’anno successivo, ricavi per 11 o 12 milioni di euro. L’Ospedale oggi può contare di 756 posti letto. Il tasso di occupazione dal 70% passerà al 90%, approccio che permetterà di ridurre i posti da 715 a 685, fino a 620 posti letto.