Foggia, 25 novembre 2025: il bilancio dei Carabinieri del Comando Provinciale in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”
In occasione del 25 novembre, “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, i Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia hanno partecipato alla campagna di comunicazione e responsabilizzazione sul delicato tema, organizzata dal Comando Generale dell’Arma.
In provincia di Foggia, il quotidiano impegno dei Reparti dell’Arma a tutela delle donne ha generato, solo negli ultimi dodici mesi, 551 procedimenti penali che hanno richiesto l’attivazione della procedura del “Codice Rosso”, che mira a tutelare le vittime di violenza domestica e di genere, con un bilancio complessivo di 30 arresti in flagranza di reato, 99 misure cautelari disposte dall’Autorità Giudiziaria e 396 denunce in stato di libertà inoltrate alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia. Attualmente il Comando Provinciale Carabinieri assicura il monitoraggio di 29 persone sottoposte a divieto di avvicinamento alla persona offesa con applicazione di braccialetto elettronico e di 39 vittime dotate di dispositivi anti-aggressione. In relazione a tutti i richiamati procedimenti penali, sia che si trovino nella fase delle indagini preliminari che in altre fasi del giudizio, gli indagati/imputati, la cui posizione è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, non possono essere considerati colpevoli fino alla eventuale pronuncia di una sentenza definitiva di condanna.
In relazione alla specifica tematica, solo nell’ultimo periodo sono stati registrati due distinti episodi di rilievo. I Carabinieri della Compagnia di San Severo (FG), con il supporto dei militari della Compagnia di Intervento Operativo dell’11° Reggimento Carabinieri di Bari, hanno arrestato in flagranza di reato un giovane ritenuto responsabile del reato di violenza sessuale, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. L’uomo, lungo una via del centro cittadino di Torremaggiore (FG), avrebbe dapprima trattenuto da tergo e, successivamente, palpeggiato una 28enne che stava rincasando. La giovane, in preda al panico, dopo essere riuscita a liberarsi ed a chiedere aiuto al numero di emergenza 112, su indicazione dell’operatore sarebbe riuscita ad allontanarsi e a trovare riparo nell’androne della sua abitazione, dove sarebbero accorsi in suo aiuto due suoi familiari. Un’autoradio della Compagnia di San Severo, intervenuta dopo pochi istanti, avrebbe bloccato e tratto in arresto l’indagato – che alla vista dei militari era andato in escandescenza -, il quale, tradotto presso la casa circondariale di Foggia, dovrà rispondere di violenza sessuale e di violenza e resistenza a pubblico ufficiale.Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e l’indagato, la cui posizione è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, non può essere considerato colpevole fino alla eventuale pronuncia di una sentenza definitiva di condanna. E ancora, lo scorso 24 ottobre, un cinquantenne ristretto presso la casa circondariale di Foggia è stato condannato, a seguito della scelta del rito abbreviato, alla pena di 4 anni di reclusione. L’imputato, nella serata del 24 giugno 2025, era stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Giovanni Rotondo per i rati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti di due donne. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Foggia, avrebbero consentito ai Carabinieri di documentare violenze fisiche e verbali poste in essere dall’imputato nei confronti di due sorelle di settanta e cinquantacinque anni, proprietarie dell’abitazione nella quale lo stesso era ospite. I militari dell’Arma sarebbero intervenuti tempestivamente per impedire che le condotte dell’uomo potessero avere conseguenze ulteriori e ben più gravi, arrivando a trarlo in arresto in flagranza di reato proprio mentre stava usando violenza contro le vittime, di cui una disabile.Il procedimento si trova nel primo grado di giudizio e l’imputato, la cui posizione è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, non può essere considerato colpevole fino alla eventuale irrevocabilità della sentenza di 1° grado emessa.
Inoltre, nell’ambito delle iniziative intraprese dall’Arma dei Carabinieri in molte caserme d’Italia, anche quest’anno la sede del Comando Provinciale di Foggia, il 25 novembre, è stata illuminata di arancione, in adesione alla campagna internazionale “Orange the World”, come segno concreto dell’importante impegno profuso dall’Istituzione.
Oltre al personale debitamente formato e ai Reparti dedicati, le Stazioni Carabinieri, capillarmente diffuse sul territorio, continuano a rappresentare il primo sportello di ascolto per le vittime. In quest’ottica, il progetto “Una stanza tutta per sé”1, avviato nel 2015 in collaborazione con Soroptimist International d’Italia, ha già consentito la predisposizione di due stanze, dotate di strumenti tecnologici e di ambienti riservati dedicati all’ascolto protetto delle vittime di violenza, allestite rispettivamente presso i Comandi Carabinieri di Cerignola e Foggia. Il progetto, peraltro, è stato recentemente ampliato con “Una stanza tutta per sé…portatile”, un kit dotato di notebook e microtelecamera integrata per la registrazione audio-video delle denunce e delle escussioni, che contribuirà a supportare le attività dell’Arma nello specifico settore su tutto il territorio provinciale e che la presidente Isabella Trulli e una delegazione2 del Club Soroptimist di Foggia, alla presenza della vice sindaca Lucia Aprile, hanno consegnato ai Carabinieri nel pomeriggio del 25 novembre presso la sede del Comando Provinciale, nel corso di un incontro a cui hanno preso parte una rappresentanza di militari dell’Arma e il Colonnello Giovanni Capone, che ha rivolto un particolare ringraziamento per l’iniziativa: “Sono particolarmente onorato di potervi ricevere e ringraziare, peraltro nel corso di una giornata particolarmente significativa quale quella della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. Grazie a nome dei Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia, che ogni giorno si dedicano alla tutela delle vittime di violenza e di genere e alla tutela delle fasce più vulnerabili della popolazione. Grazie per la sensibilità, per il supporto e per la vicinanza. Progetti e iniziative come quella di oggi, che rappresentano un tangibile sostegno al nostro lavoro, contribuiranno a ravvivare e alimentare la motivazione grazie alla quale i Carabinieri di Foggia, con dedizione ed impegno, operano ogni giorno a fianco dei cittadini e al servizio della collettività”.
1 Il nome fa riferimento al titolo del saggio di Virginia Woolf “A Room of One’s Own”, dove la scrittrice inglese racconta le ingiustizie sociali e la mancanza di libertà d’espressione subite dalle donne all’inizio del Novecento.
2 Composta da Patrizia Granieri, Fausta Fredella, Elisabetta Cattich, Grazia Maria Borrelli, Anna Iannucci, Giulia De Leonardi e Angelarosa Ricco.

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