Per la Germania sarà reato. La decisione è stata presa dal ministro dell’Interno che, pochi giorni fa, ha deciso che chiunque esporrà la famosa “Z”, il simbolo che mostra adesione all’operato di Putin in Ucraina, potrebbe essere penalmente perseguito in virtù di una legge sull’apologia di reato. Chi esporrà la “Z” potrebbe essere multato o condannato fino a tre anni di prigione.
La lettera, che mai prima aveva rappresentato Putin e il suo regime, in queste settimane si è caratterizzata come il simbolo più controverso dell’invasione Russa in Ucraina. La prima volta che è apparso questo simbolo è stato il 22 febbraio, il giorno dopo l’annuncio di Putin di voler riconoscere le due repubbliche del Donbass. La lettera, che non esiste nell’alfabeto russo, in questi giorni di conflitto ha rappresentato un vero e proprio mistero.
Infatti, non c’è ancora un significato condiviso sul valore che il simbolo rappresenta per il regime di Putin. Nonostante sia stata adottata da molti, come dal ginnasta russo Ivan Kuliak durante la finale della coppa del mondo di ginnastica artistica di Doha in Qatar, non c’è una spiegazione ufficiale. Per molti rappresenta una traslitterazione in alfabeto latino di una frase o di una parola russa: potrebbe significare – in russo – “per la vittoria” oppure “ovest” come ha spiegato lo studioso Kamil Galeev che ha aggiunto che la “Z” è una lettera che i militari russi usano per identificare i loro veicoli e utilizzano come riconoscimento per gli altri colleghi russi.
Nel frattempo, in Russia, è nato anche un merchandising con prodotti con la lettera “Z” che vengono venduti da Russia Today. I ricavati – è stato dichiarato – verranno devoluti a enti che sostengono “i figli della guerra”.