Dall’Athletic Club alla Gargano 2000, passando per la US San Michele

Manfredonia – QUANDO nacque l’Athletic Club,erano i primi mesi del nuovo anno appena scoccato 1992,in un bel giorno di marzo quella idea fissa perseverata da tempo diventò realtà,inaugurando la sede in una piccola via a imbuto quella per appunto all’entrata di via Santa Chiara, salendo proprio su dal mercato Ittico.

Erano anni che a Manfredonia mancava una società sportiva di un certo livello, infatti dopo la grande”U.S. San Michele”, ci fu un enorme vuoto. Ma quel giorno il sogno che accarezzò a lungo Giovanni ,era lo statuto depositato con tanto di stemma. La società appena nata, ovviamente senza infrastrutture e con l’arte dell’arrangiarsi, era pronta a fare sforzi e a macinare pane duro,rimboccare le maniche e tirare dritto per una strada in salita.Ovviamente il settore principale era basato sul mezzofondo e fondo, quella della corsa più pura di sacrifici,neanche il Palazzetto dello Sport ci veniva in favore perché era in uno stato di degrado.La società, comunque oltre alla corsa,comprendeva discipline come quella della marcia,degli ostacoli,della velocità,del peso calcio e nuoto. Tutta fase di formazione per i ragazzi del settore assoluti, junior e allievi, poi di contorno c’era il settore amatoriale che aveva alle spalle atleti esperti in maratone e gare di breve distanze. Così, in quella primavera, Cotugno a quella inaugurazione pianse di commozione più irrefrenabile,mentre il parroco benediva la sala di quel vecchio magazzino di pesce portato a una sistemazione ottimale ed esemplare da far contenti tutti i presenti e gli invitati di quella cerimonia.

Nel programma dei ragazzi più grandi facevano parte: Matteo Palumbo, Michele Muscatiello, Michele Quitadamo, vincitore di titoli Regionali,Nazionali, ed Europei,che ha brillato in vari campionati europei – Giuseppe Rignanese, Agostino Abondio, tra quelli più piccoli e anche bravi spiccavano i nomi di Francesco Ardò, Lello Santoro, Nico Bonsanto, Matteo Castriotta, Salvatore Favia, Francesco Castriotta, Angelo Nenna .I tecnici, erano: a capo il presidente nonché tecnico nazionale juniores Giovanni Cotugno, il vice, settore allievi Lello Castriotta, Lello Fatone, Flavio De Mori, il compianto amico fraterno Massimo De Padova, grande lanciatore del disco e del getto del peso,e per finire io Claudio Castriotta. Ricordo l’attenzione principale era basata su Palumbo ,che fu scoperto dal maratoneta Ettore Barbone,qui mi soffermo per dire di lui, che aveva esperienze in maratone tanto è vero che quando viveva in Lombardia era compagno di allenamenti di Gianni Poli campione della Nazionale italiana.

Chiusa questa parentesi, passò sotto la guida di Cotugno, che fu più attenta e specifica per l’età che aveva il ragazzo,che era ormai il portabandiera per tutti. Noi tecnici gli davamo dritte e consigli che lui ascoltava volentieri, cercava di apprendere più che poteva.

Il suo talento di campione cresceva sempre più ,fino a portarci un giorno a discuterne di piazzarlo in qualche società importante, mentre io lo seguivo più da vicino con Giovanni,che eravamo molto amici. Dopo che io partii per la Toscana, riuscirono ad aiutare Palumbo grazie al grande supporto del maresciallo dell’Arma Scaringella, finalmente Matteo passò professionista nel gruppo sportivo “Carabinieri Bologna”. Oggi a distanza di tanti anni, Giovanni, ha avuto la tenacia e l’attenta osservazione giusta di scoprire Santoro, il quale sta calcando le onde della grazia della forza nella corsa quasi alla pari di Matteo,visto che oggi gli fa da allenatore nelle lunghe corse sui viali del nostro paese.Giovanni sta ottenendo grandi risultati con questa nuova speranza sipontina che si chiama: Dario Santoro,di cui sentiremo parlare a lungo. Grazie ancora Cotugno, per quello che fai,di quell’atto sano fatto di vita .Dario Santoro ,nel 2015 ha vinto il titolo di campione italiano di maratona , è stato il primo sipontino della storia a vincere su questa distanza nella città di Ravenna…oggi Dario vive nelle Marche.Mentre Giovanni, instancabilmente continua con la sua “Gargano Onlus dal 2000” da 20 anni… entrando per meriti del CONI di Roma nella storia nazionale e sipontina .

Tra i nuovi atleti particolare attenzione anche per Francesco Calò.

di Claudio Castriotta

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