Il 26 maggio anche gli elettori della Capitanata sono chiamati alle urne per eleggere il novo Parlamento Europeo. Una scadenza che riguarda soprattutto le iniziative che interesseranno le piccole e medie imprese del Foggiano che non stanno di certo attraversando un buon momento. A tal proposito, Confesercenti Foggia elenca i dieci punti principali per un’Unione Europea su misura per le Piccole e Medie Imprese:
- Realizzare pienamente gli impegni assunti nello Small Business Act.
- Predisporre regolamenti bancari che incentivino il prestito alle MPMI e non creino barriere per strutture bancarie locali a vocazione territoriale e non commerciali e sostenere le forme alternative di finanziamento come le piattaforme di prestito e gli investimenti di massa.
- Direttiva servizi da ricontrattare nel rispetto delle peculiarità in materia di commercio e turismo caratterizzanti i singoli paesi.
- Un Mercato Unico dell’Energia che lasci più spazio alla produzione decentrata di energia da parte delle PMI in maniera da ridurre i prezzi dell’energia, combattere i cambiamenti climatici e ridurre la dipendenza energetica dell’UE.
- Prevedere, per competere alla pari sul mercato unico, l’adozione di regimi speciali IVA per le piccole imprese al fine di semplificare gli adempimenti in tale ambito.
- Agire, nel breve termine, in materia di economia digitale, mediante l’introduzione di un’imposta sui servizi digitali (c.d. Digital Services Tax), così da consentire a tutti i soggetti, anche quelli di piccole e medie dimensioni, di sfruttare le opportunità offerte dal mercato digitale, in condizioni di equità ed equilibrio.
- Un’efficace lotta all’abusivismo, anche per le vendite in rete, accompagnata da una Web-Tax che garantisca parità concorrenziale, sono più che indispensabili.
- Sostenere il commercio sia all’interno di misure per la rigenerazione urbana, che per la formazione degli imprenditori, per renderli maggiormente in grado di affrontare le esigenze di innovazione.
- Introdurre misure e strumenti specifici a livello UE per promuovere l’eco innovazione nelle MPMI.
- Creare un quadro giuridico abilitante senza rigidità nell’organizzazione del lavoro che garantisca equità, trasparenza e parità di condizioni per tutte le imprese e che sia abbastanza flessibile, neutrale e a prova di futuro per i pionieri digitali.