A distanza di 18 anni dall’omicidio di Chiara Poggi, il caso di Garlasco torna sotto i riflettori. Il recente ritrovamento di un martello nel canale di Tromello ha riacceso l’interesse degli inquirenti, portando a nuove perquisizioni e sollevando interrogativi su vecchi sospetti. Mentre Alberto Stasi, ex fidanzato della vittima, ha già scontato gran parte della sua pena, emergono nuovi elementi che potrebbero riscrivere la storia di uno dei delitti più discussi d’Italia. Ma andiamo per gradi e riassumiamo in maniera più precisa cosa è accaduto nelle ultime ore.
Il ritrovamento del martello
Ieri 14 maggio 2025, durante le operazioni di dragaggio del canale Bozzoni a Tromello, i carabinieri hanno rinvenuto il precitato martello, un oggetto che potrebbe essere compatibile con l’arma del delitto utilizzata per uccidere la vittima nel lontano 2007. Il martello era l’unico oggetto risultante mancante dalla casa di Chiara e la sua scomparsa è sempre stata un mistero per gli investigatori. Attualmente, l’utensile è stato sequestrato e sarà sottoposto a verifiche e analisi per determinarne l’eventuale compatibilità con le ferite riportate dalla vittima. La scoperta da parte degli inquirenti è avvenuta vicino alla casa della nonna delle gemelle Cappa, cugine della Poggi, che, pur non essendo mai state indagate, sono tornate al centro dell’attenzione mediatica a causa di nuove testimonianze e messaggi emersi durante le indagini. Tuttavia, precisiamo che le due donne al momento non risultano indagate.
Omicidio Chiara Poggi: clamorosa svolta nel caso?
Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, Marco Poggi, è stato nuovamente al centro delle indagini. Il 14 maggio 2025, i carabinieri hanno effettuato perquisizioni nella sua abitazione a Voghera, nonché in quelle dei suoi genitori e di due amici. Durante queste operazioni, sono stati sequestrati diari e appunti personali, anche se, secondo l’avvocata di Sempio, Angela Taccia, “non c’è assolutamente alcun riferimento al caso di Garlasco” in tali documenti. Le nuove indagini si concentrano anche sulle comunicazioni telefoniche di Sempio, in particolare su alcune chiamate effettuate a casa Poggi nei giorni precedenti e successivi al delitto.
La morte del dottor Cavallini
Attorno all’omicidio di Chiara Poggi ruotano ulteriori episodi inquietanti. Tra questi spicca la vicenda riguarda la morte di Corrado Cavallini, medico di base a Garlasco, trovato privo di vita nel 2012 nella sua abitazione a Vigevano. Come informa Il Mattino Cavallini seguiva come pazienti sia la famiglia Sempio che Giovanni Ferri, un anziano meccanico di 88 anni. Secondo la versione ufficiale, il medico si sarebbe tolto la vita praticandosi un’iniezione mortale. Poco tempo prima, però, lo stesso Ferri era stato rinvenuto in condizioni drammatiche: il corpo giaceva in uno spazio angusto, con tagli profondi ai polsi e alla gola, ma senza alcuna arma nei dintorni. Anche in quel caso si parlò di suicidio, ma la moglie dell’uomo non accettò mai questa ipotesi. La mattina in cui Chiara venne uccisa, Ferri si trovava nei pressi del bar Jolly, proprio vicino all’abitazione della ragazza, e potrebbe aver assistito (il condizionale è d’obbligo non essendoci certezze) a qualcosa di importante.
