Ieri, mercoledì 17 dicembre 2025, Federica Sciarelli ha condotto su Rai3 una nuova puntata di Chi l’ha visto?, l’appuntamento settimanale che da anni riesce a dare voce alle famiglie di persone scomparse, mettendo in luce storie dolorose, misteri lunghi anni e appelli spesso accorati nei confronti del pubblico e delle autorità. La puntata è stata incentrata su casi che continuano a rimanere senza una risposta chiara, ma che mantengono aperta la speranza di fare luce su sparizioni che hanno segnato intere esistenze.
Chi l’ha visto? puntata del 17/12: i principali casi trattati
Nel corso della serata televisiva sono state proposte più storie emblematiche di persone che hanno fatto perdere le loro tracce, alcune da oltre un decennio. Tra queste è stata protagonista la vicenda di Marianna Cendron, la ragazza scomparsa da Paese, in provincia di Treviso, nel febbraio del 2013 all’età di appena 18 anni. Di lei non si hanno più notizie da oltre dodici anni: inizialmente si era parlato di un possibile allontanamento volontario, ma il caso è stato successivamente archiviato e non è stata nemmeno ritrovata la bicicletta bianca con cui era solita muoversi, un dettaglio che ha sempre alimentato dubbi e domande senza risposta. In studio, i genitori hanno rinnovato il loro appello alla verità, chiedendo maggiore attenzione e nuove piste investigative.
A essere di nuovo intervistati sono stati, inoltre, Roberto e Roberta, i genitori di Alessandro Venturelli, il giovane scomparso da Sassuolo il 5 dicembre di cinque anni fa. Roberto ha raccontato un po’ della sua famiglia, mostrando alcune foto del matrimonio con Roberta. Ha inoltre ricordato le ultime ore passate con Alessandro. Il giovane stava passando un periodo difficile, si sentiva confuso. Roberto ha nuovamente spiegato come il giorno della scomparsa si trovava in auto assieme al figlio e di come, dopo essere sceso e allontanatosi un attimo per far entrare il cagnolino di famiglia nell’abitazione, Alessandro si sia volatilizzato. A detta di Roberto, Alessandro avrebbe dovuto essere ricercato dagli inquirenti in maniera più rigorosa.
Sulla linea dei “cold case” che non lasciano respirare, nella puntata è entrato anche il dolore lucido di Davide Britt, figlio di Caterina Britt, uccisa il 2 dicembre 1995 nel guado tra Vivaro e Rauscedo, un delitto rimasto senza colpevole. Davide ha raccontato che da bambino fu allontanato e dato in adozione e che solo più tardi, crescendo, ha ricostruito pezzo dopo pezzo la verità sulle proprie origini e sulla madre: una scoperta arrivata per gradi, tra documenti, articoli e testimonianze recuperate negli anni. In trasmissione il suo appello è stato netto: riaprire le indagini per arrivare finalmente al responsabile, perché la parola “irrisolto” è una ferita che non si rimargina. Nel racconto della famiglia d’origine emerge anche la storia complessa di Caterina, figlia di una donna italiana e di un militare statunitense (marine di stanza ad Aviano), un passato che – insieme alle circostanze di vita della vittima – continua ad alimentare domande e zone d’ombra che, secondo il figlio, meritano un nuovo approfondimento investigativo.
Spazio, poi, alla vicenda di Brenda (Maria Aparecida Soares), scomparsa il 18 luglio 2018 da Castelnuovo del Garda/Camalavicina (Verona): un caso che periodicamente riemerge perché, nonostante gli anni passati, resta senza una ricostruzione definitiva. Chi l’ha visto? ha ricordato che sull’inchiesta ci sono stati passaggi delicati (richieste di archiviazione, opposizioni, nuove verifiche) e che uno dei nodi è la difficoltà di risentire l’ex compagno Andrea Felicetti, indicato come trasferito all’estero e di fatto non facilmente rintracciabile, oggi legato alla moglie conosciuta negli anni successivi alla scomparsa. Veronica Briganti ha provato a contattare il felicetti, che tuttavia non vuole essere disturbato in quanto il caso è affidato alla procura. Per i magistrati, a Brenda sarebbe successo qualcosa di grave, in quanto non solo è irreperibile da anni, ma anche perché, da madre, è impensabile che possa aver deciso di rompere qualsiasi contatto con la figlia.
Un altro caso affrontato ieri è stato quello di Nicola Salinetti, scomparso lo scorso 21 settembre da Garbagnate Milanese: anche qui, un quadro che resta avvolto nel mistero. La madre di Salinetti ha raccontato il profondo disagio provocato dalla sparizione improvvisa del figlio, che ha lasciato tutte le sue cose in casa e di cui non si hanno più notizie. Il programma ha rilanciato l’appello ai telespettatori per eventuali segnalazioni che possano aiutare a ritrovarlo, sottolineando come anche i piccoli dettagli forniti dal pubblico possano rivelarsi cruciali in casi di questo tipo.
La puntata ha poi spostato l’attenzione sul caso di Karol Brozek, un escursionista polacco di 44 anni dato per disperso dal 19 novembre scorso tra le nevi del Gran Sasso. La vicenda ha suscitato grande interesse proprio per i contorni ancora tutti da chiarire: uno dei due cani dell’uomo è stato ritrovato nei pressi del rifugio Le Fontari, ma dell’escursionista non c’è alcuna traccia. In studio è intervenuta la sorella di Karol, con un appello diretto al pubblico e alle persone che si trovavano nella zona nei giorni successivi alla scomparsa, nella speranza che eventuali dettagli possano aiutare a ricostruire gli ultimi movimenti dell’uomo e capire se sia possibile che si sia rifugiato in una grotta o abbia necessità di assistenza.
La serata ha avuto momenti di forte impatto emotivo: le storie raccontate non sono semplici numeri di cronaca, ma volti e persone reali che continuano a mancare alle loro famiglie. Tra questi la scomparsa di Massimoe Ciro, due ragazzi spariti da Santa Maria di Castellabate (Salerno) il 31 marzo 1991. Anche ieri, come spesso accade, a dominare lo studio non è stata la fredda analisi dei fatti, ma la tensione emotiva delle storie umane dietro le scomparse, quel bisogno profondo di risposte che non si attenua con il tempo.
In chiusura, la conduttrice ha ricordato al pubblico che il programma si ferma per la pausa delle festività natalizie: l’appuntamento con Chi l’ha visto? tornerà nel 2026, riprendendo idealmente il filo delle storie lasciate aperte e continuando a dare voce alle famiglie in attesa di riscontri concreti.


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