Ci hanno fatto ballare, divertire, innamorare. Poi i maggiori controlli sulla sicurezza, le crescenti difficoltà di gestione, il cambio di abitudini delle nuove generazioni, hanno messo fine alle grandi discoteche degli anni ’80 e ’90 a #Manfredonia, ma anche a tutta una serie di locali da ballo più piccoli, che hanno scritto la storia della movida sipontina di quegli anni.
Come non ricordare Villahermosa, il Mithos Club, il Pantheon?!
E poi in mente mi viene un locale in via Giuseppe di Vittorio n. 93 (di cui non ricordo il nome), oggi adibito alla vendita di mobili al dettaglio, ma che alla fine degli anni ’80 era una sala da ballo. Ero troppo piccola per andare in discoteca, ma abitavo al secondo piano di quell’edificio ed era meraviglioso addormentarmi con ‘Joe Le Taxi’ di Vanessa Paradis, ‘Venus’ delle Bananarama o la mitica ‘Etienne’ di Guesch Patti. Quel sottofondo musicale, nell’epoca in cui non si parlava ancora di inquinamento acustico negli edifici, cullava dolcemente i miei sogni di bambina, mentre immaginavo ed invidiavo i ‘grandi’ (ragazzi sui 20 anni) che ballavano e si divertivano al pianterreno.
Era il periodo in cui a Manfredonia vi erano ancora le socje carnevalesche, ed era la cosa più normale ballare ovunque. Alle feste di compleanno garage e terrazzi si trasformavano in favolose piste da ballo dove bastavano due piatti per mixare e un po’ di estro creativo ed orecchio musicale per diventare dj e far divertire gli amici.
Oggi con le nuove leggi tutto è più complicato. A Manfredonia le discoteche non esistono più. Anzi, pare che le discoteche in generale un po’ ovunque non esistano più, sconfitte dalla crisi e dalle nuove mode e rimpiazzate da locali dove, tra un cocktail ed un altro, la musica fa più da cornice che da protagonista.
Nell’infinita rete del web ho trovato un video del Mithos (dove oggi ci sono gli impianti sportivi Salvemini).
Buona visione a tutti i sipontini nostalgici che come me portano nella mente e nel cuore i favolosi anni ’80 e ’90.