Casa Sollievo della Sofferenza in prima linea nella ricerca contro il tumore al polmone

Tra le malattie polmonari, il tumore è quella che oggi rappresenta la principale causa di morte. Al tumore del polmone sono attribuiti ogni anno 380mila decessi solo in Europa[1] e 1,8 milioni di decessi in tutto il mondo con 2 milioni di nuove diagnosi. Numeri che, con la pandemia da COVID-19, si prevede aumenteranno.L’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza è fortemente impegnato nella ricerca delle cause, della diagnosi precoce e della cura del tumore al polmonee, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia negli ultimi diciotto mesi, questa ricerca ha raggiunto importanti risultati.

Una firma genetica per l’adenocarcinoma aggressivo

Un recente studio[2] condotto da Casa Sollievo ha esaminato i meccanismi di insorgenza dell’adenocarcinoma polmonare (LUAD) che, per la forma aggressiva, sono ancora poco chiari. Questo tipo di tumore polmonare è il principale “non a piccole cellule (NSCLC)” e viene diagnosticato in circa il 40-50% di tutti i casi di tumore polmonare. Lo studio è stato coordinato daFabrizio Bianchi, responsabile dell’Unità di Cancer Biomarkers dell’Istituto di Medicina Rigenerativa (ISBReMIT), IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, che si avvale del supporto di enti sponsor quali l’Associazione Italiana per la Ricerca contro il Cancro (AIRC) e il Ministero della Salute. «Utilizzando più coorti di pazienti (per un totale di 1.227 pazienti coinvolti) e linee cellulari tumorali»,ha spiegatoValentina Melocchi, ricercatrice dell’Unità di Cancer Biomarkers e primo autore dello studio,«sono stati analizzati il trascrittomadell’adenocarcinoma polmonare (LUAD) e i profili di espressione genica mutazionale e immunitaria. È stato così possibile identificare un particolaresottotipo di adenocarcinoma polmonare denominato “C1-LUAD”,giàmolto aggressivo nelle sue prime fasi di sviluppo». Il gruppo di ricerca sta anche lavorando ad un nuovo test molecolare basato sull’analisi di alcuni microRNA, piccoli RNA con funzione regolatoriae capaci diidentificare il sottotipo C1-LUAD. Il test – già depositato all’Ufficio Europeo dei Brevetti – che permetterà di identificare precocemente i tumori del polmone più aggressivi, che necessitano quindi di terapie mirate per ridurne il loro potenziale metastatico, viene descritto in un altro recente studio[3] realizzato da Elisa Dama, biostatistica dell’Unità di Cancer Biomarkers.

Una causa genetica per il tumore al polmone dei non fumatori

Importanti anche i risultati conseguitidal grupposulle neoplasie polmonari del Laboratorio di Oncologia dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, nella persona della ricercatrice Lucia Anna Muscarella,nell’ambito di unaltro studio di recente pubblicazione ([4]) che ha indagato le cause del tumore al polmone nei pazienti non fumatori.

Analizzando la sequenza del Dna di tumori prelevati da 232 pazienti che non avevano mai fumato e con il tumore del polmone, i ricercatori hanno identificato tre sottotipi cui corrispondono tre diverse tipologie di mutazione genetica. Sulla base di queste differenze diventa ora possibile calibrare diagnosi e terapie.

Due prestigiose borse di studio

Casa Sollievo, a dimostrazione dell’eccellenza della sua ricerca sul tumore al polmone per migliorarne la diagnosi precoce e la terapia,si è recentementeaggiudicata finanziamenti per un valore complessivo di 500.000 euro: Tommaso Colangelo, dell’Unità di Cancer Biomarkers, ha vinto il bando del Ministero della Salute “Ricerca Finalizzata Giovani Ricercatori 2020” e anche una delle borse di studio annuali messe in palio dalla Fondazione Umberto Veronesi (FUV). Inoltre, Roberto Cuttano, giovane ricercatore anche lui operativo nell’Unità di Cancer Biomarkers dell’ISBReMIT, è vincitore di una delle 6 borse di studio messe in palio in Italia dalla Fondazione Pezcoller.

«I risultati ottenuti dal nostro IRCCS e dal nostro gruppo di ricerca», ha commentato FabrizioBianchi, «rappresentano una grande soddisfazione che attesta ancora una volta l’innovazione dei progetti portati avanti e la loro elevata qualità scientifica. Voglio ringraziarenon solo il team, ma anche l’Associazione Italiana per la Ricerca contro il Cancro (AIRC) per i molti finanziamenti che negli ultimi annici hanno permesso di raggiungere questi importanti traguardi».


[1] OMS; http://gco.iarc.fr

[2] Valentina Melocchi et al. Aggressive early-stage lung adenocarcinoma is characterized by epithelial cell plasticity with acquirement of stem-like traits and immune evasion phenotype, Oncogene25 Jun 2021, 40(31):4980-4991.

[3]Elisa Dama et al. Non-coding RNAs as prognostic biomarkers: a miRNA signature specific for aggressive early-stage lung adenocarcinomas, non-coding RNA, 2020 Dec 15;6(4):48.

[4]Zhang T et al. Genomic and evolutionary classification of lung cancer in never smokers, Nature Genetics, VOL 53, September 2021, 1348–1359

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