Il bruxismo è una delle problematiche più diffuse tra quelle che riguardano il cavo orale. A livello clinico, lo si può inquadrare come una contrazione involontaria dei muscoli facciali che sono fisiologicamente coinvolti nei processi di masticazione.
Nella maggior parte delle situazioni, il bruxismo fa la sua comparsa durante le ore di sonno.
Le cause
Evenienza che può rivelarsi estremamente critica da gestire per via delle sue conseguenze, tra le quali è possibile annoverare l’erosione dei denti e la necessità di intervenire con otturazioni, il bruxismo è causato da diversi fattori.
Per amor di precisione, ricordiamo che è necessario parlare di una concatenazione di cause che coinvolge ansia, stress, quadri di malocclusione, ma anche eventuali patologie neurodegenerative, senza dimenticare le conseguenze dell’eccesso di alcol e del tabagismo.
I fattori che abbiamo elencato riguardano i pazienti adulti. Il bruxismo può presentarsi anche in età infantile. In questa fase della vita, il suo palesarsi è, molto spesso, una conseguenza dei tentativi che il corpo fa per ridurre la percezione del dolore in caso di otite o mal di denti.
Alla scoperta dei sintomi
Capita spesso che chi soffre di bruxismo non si accorga della cosa fino a quando, nel corso di una visita dentistica, non si sente comunicare l’esistenza di un quadro di lesioni ai denti o di erosione degli stessi.
Altri sintomi che non riguardano in maniera specifica i denti e che possono portare a scoprire che c’è qualcosa che non va riguardano l’insorgenza di mal di testa, male alle orecchie e dolore a livello della mascella.
Consigli di prevenzione
Una buona notizia? Il bruxismo si può prevenire. La prima linea d’azione è quella che coinvolge la riduzione del livello di stress, percorso che può passare da un percorso di terapia cognitivo comportamentale all’assunzione di farmaci ansiolitici.
Un altro espediente riguarda la riduzione del consumo di bevande alcoliche e il fatto di evitare, nelle ore serali, di assumere bevande contenenti sostanze nervine, caffè e tè in primis.
Il bruxismo può presentarsi anche nelle ore diurne?
Una domanda molto diffusa tra i pazienti quando si parla di bruxismo riguarda la possibilità che la problematica si presenti anche nelle ore diurne.
La risposta è affermativa: si, può succedere. Si tratta, però, di un’eventualità rara, che vede il soggetto che soffre del disturbo in parte conscio della situazione.
Il bruxismo diurno, più frequente nei soggetti che soffrono anche di bruxismo notturno, si contraddistingue per i medesimi sintomi citati nei paragrafi precedenti.
In questo caso, però, essendo il paziente in parte consapevole della situazione, esiste un margine per esercitare l’ascolto consapevole del corpo e per arrivare, nel tempo, a controllare le reazioni nei momenti in cui, per esempio, si prova un forte livello di stress.
Trattamento
Non esiste un’unica via per trattare il bruxismo. Lo specialista in odontoiatria deve analizzare nel dettaglio il caso di ogni paziente e capire i fattori alla base del problema.
Una volta individuati questi ultimi, si può procedere con approcci come il ricorso al bite gnatologico, che può essere indossato, a seconda della situazione clinica, soltanto di notte o in tutto l’arco della giornata, fatta ovviamente eccezione per i pasti, o la somministrazione di psicofarmaci.
Nei frangenti in cui il bruxismo è provocato da stress, si può fare riferimento anche a tecniche di rilassamento.
Il trattamento di questa problematica coinvolge diversi specialisti; a dimostrazione di ciò è possibile ricordare il legame tra postura del corpo e situazione dei denti e sottolineare che, nelle situazioni in cui è presente una dismetria non compensata a livello della gamba, si può avere a che fare con malocclusioni e, di conseguenza, con il bruxismo.
Davanti a problematiche come quella appena descritta, fa la differenza la prescrizione di un plantare da parte di un ortopedico.