Annullata l’interdittiva antimafia alla Cooperativa San Giovanni di Dio
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia con una sentenza del 15 dicembre 2026 dei magistrati presidente Palliggiano, consigliere Di Bello e estensore Cortellessa, ha annullato l’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Foggia alla Cooperativa San Giovanni di Dio.
Il primo motivo di ricorso è stato accolto perché l’azione della Prefettura si è svolta in violazione (sostanziale) del principio del contraddittorio procedimentale, così come cristallizzato negli artt. 92, commi 2-bis e 2-ter, del d.lgs. n. 159/2011.
L’illegittimità dell’azione prefettizia, appena affermata sotto il profilo procedurale (e formale), ma con le evidenti ricadute di ordine sostanziale già richiamate, assume – inevitabilmente – connotazione assorbente e pregiudiziale rispetto alle ulteriori censure dedotte. Infatti, in ipotesi di riesercizio del potere interdittivo, la Prefettura dovrà – necessariamente – riattualizzare ogni valutazione di possibile condizionamento e/o inquinamento mafioso dell’impresa ricorrente. Tuttavia, proprio nella prospettiva da ultimo richiamata, appare comunque opportuno far menzione di taluni elementi di criticità rilevabili anche sotto il profilo dei contestati indici fattuali di “contiguità compiacente” e, dunque, del merito delle valutazioni prefettizie è scritto nella sentenza.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia (Sezione Seconda), definitivamente pronunciando sul ricorso, ha accolto l’annullamento la misura interdittiva e il provvedimento di straordinaria e temporanea gestione dell’impresa.

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