‘30 anni di Parco’, concluse le manifestazioni organizzate dal Parco Nazionale del Gargano per celebrare il trentennale della sua istituzione
Il Commissario Straordinario, Raffaele Di Mauro: “Orgogliosi del nostro passato, ora affrontiamo insieme le sfide del futuro”
Si è concluso venerdì 12 dicembre il lungo calendario delle manifestazioni organizzate dal Parco Nazionale del Gargano per celebrare il trentennale della sua istituzione.
La manifestazione conclusiva, dal titolo ‘30 anni di Parco’, si è aperta alle 10.30, nella sede dell’Ente a Monte Sant’Angelo, con la cerimonia ‘Radici e orizzonti’, con i saluti del Commissario Straordinario Raffaele Di Mauro, del presidente della Federparchi, Luca Santini, e del Generale Angelo De Vita del Comando Carabinieri Forestali ‘Puglia’. Una cerimonia impreziosita dalla scopertura della targa con i nomi dei presidenti dell’Ente Parco che si sono avvicendati dal momento della sua istituzione.
Alle 15.30, invece l’Auditorium ‘Maria Pyle’ di San Giovanni Rotondo ha ospitato il convegno ‘I Parchi come modello di sviluppo’, con gli interventi del Commissario Di Mauro, del Direttore facente funzioni dell’Ente Parco, Vincenzo Totaro, della Dirigente della Divisione TMB II – Istituzione, vigilanza e gestione delle aree protette, Maria Lombardi, e della dipendente dell’Ente Parco, Monica Contegiacomo, con le conclusioni affidate, in videocollegamento, al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, on. Gilberto Pichetto Fratin.
“Trent’anni di tutela e programmi per il Gargano, meravigliosa realtà, insieme alle Isole Tremiti che costituiscono la riserva marina e una delle aree protette più estese d’Italia. – ha esordito il Ministro –. È uno scrigno di biodiversità. È simbolo di impegno per la conservazione della natura. In questi anni il Parco del Gargano ha dimostrato come la tutela dell’ambiente può essere un motore di sviluppo, di benessere, un motore economico. Il Parco è natura, benessere, storia, ma anche economia”.
“Il Gargano – ha proseguito il Ministro – ospita una grande varietà di flora e fauna. Genera opportunità di lavoro e reddito anche e fortemente per le comunità locali, con la valorizzazione di natura e paesaggi e la promozione di quelli che sono i prodotti tipici. È importante lavorare con impegno per promuovere l’educazione ambientale per le scuole e le comunità per fare in modo che vi sia una vera consapevolezza e partecipazione attiva nella tutela dell’ambiente”.
“Grazie al PNRR sono stati avviati dal ministero servizi di monitoraggio per diverse specie, habitat ed ecosistemi. Per i visitatori sono stati attivati portali per pianificare on line le visite all’interno dell’area parco – ha concluso il Ministro dell’Ambiente –. Il mio impegno è continuare a promuovere il territorio, la sostenibilità ambientale nella gestione delle aree protette, per la crescita del parco e delle comunità locali”.
“In questo mese intenso abbiamo celebrato 30 anni di Parco, 30 anni di tutela naturalistica, di conquiste, di sfide, a volte di conflitti, ma soprattutto 30 anni di identità – ha dichiarato il Commissario Di Mauro –. Perché il Parco Nazionale del Gargano non è un semplice tracciato su una mappa, ma un modo di vivere la natura, è un patto fra l’uomo e una montagna sacra che scende a mare”.
Di Mauro ha sottolineato, riprendendo alcuni dei temi a cui sono state dedicate le iniziative del trentennale, la forza della mescolanza tra tradizione contadina, spirito marinaro e religiosità millenaria. “Una ricchezza che non ha pari – ha sottolineato il Commissario – e che rappresenta un asset fondamentale per le politiche di sviluppo sostenibile del territorio”.
All’impegno nella difesa di ecosistemi e biodiversità unici, occorre quindi affiancare la capacità di affrontare le sfide del presente e del futuro, a cominciare dai cambiamenti climatici, dall’emergenza incendi, dall’allarme Xylella, dalla carenza della risorsa idrica, solo per citarne alcuni.
“Sfide che chiamano ciascuno ad una maggiore responsabilità – ha evidenziato Di Mauro – rispetto alle quali ho voluto riattivare tutte le collaborazioni più preziose: da quelle con i Comuni a quelle con le associazioni ambientaliste, da quelle con le organizzazioni di categoria a quelle con gli ordini professionali, da quelle con gli agricoltori a quelle con gli allevatori, fino ad un lavoro di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini e delle comunità, a cui il Parco appartiene”.
Ora, dunque, è il momento di immaginare il Parco del futuro, partendo da quelle radici antiche che sono la sua forza. “Un Parco più digitale ed accessibile anche ai diversamente abili, che investa nella conoscenza con nuovi centri visita interattivi, laboratori scientifici a cielo aperto, un grande hub di ricerca sulla biodiversità mediterranea – ha spiegato Di Mauro –. Dobbiamo immaginare un Parco che sia leader nella prevenzione incendi, che difenda l’agricoltura tradizionale e i suoi prodotti tipici, che sia in grado di creare posti di lavoro attraverso il turismo lento e che custodisca la propria anima proteggendo le sue tradizioni”.
Traguardi ambiziosi, che per il Commissario Straordinario sono alla portata del territorio. “Istituire il Parco Nazionale del Gargano fu una scelta coraggiosa – ha detto Di Mauro –. Il nostro compito è quello di rinnovare quel coraggio”.
“Il Parco di domani non dipenderà solo dai documenti, dai piani e dalle risorse economiche – ha concluso il Commissario Straordinario – ma soprattutto dalla passione e dall’amore dei suoi abitanti, dalla responsabilità delle Istituzioni e dalla determinazione delle nuove generazioni”.

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