La decisione degli Stati Uniti di negare il visto all’ex commissario europeo Thierry Breton ha scatenato un dibattito politico in Italia. La Lega si è schierata apertamente con Washington, alimentando le polemiche con l’opposizione.
Lo scontro politico
“A differenza dell’Europa, incapace di difendere sé stessa e i propri cittadini, gli Stati Uniti decidono di mettere regole”, si legge nella nota del partito di Salvini. Una posizione che ha irritato Carlo Calenda, leader di Azione, che ha attaccato duramente: “Salvini cerca un padrone, che sia Putin o Trump”.
Il caso Breton evidenzia le tensioni crescenti tra Europa e Stati Uniti, destinate probabilmente ad acuirsi con l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. L’ex commissario al Mercato Interno era stato tra i più critici verso le Big Tech americane durante il suo mandato a Bruxelles.
La vicenda si inserisce in un contesto di riposizionamento geopolitico italiano. Il governo Meloni cerca un equilibrio difficile tra fedeltà atlantica e difesa degli interessi europei, mentre le opposizioni denunciano un eccessivo appiattimento sulle posizioni americane. Il dibattito è destinato a proseguire nelle prossime settimane, coinvolgendo anche le istituzioni europee.

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