Una trincea chimica chiamata Covid

Anche questa mattina ; mi sono svegliato “Con il piede straniero sopra il cuore, però non lo vedo , ma lo sento – guardo il paese semideserto… assordante in un senso di vuoto ; che mi rimbomba come una eco nel cuore – e sentirmi  in una trincea chimica –  dove il nemico è invisibile; il panico visibile , ci guardiamo in modo strano , volontariamente ci allontaniamo, il sole non brilla nel cielo , sembra una varechina ,che smangia le nuvole riottose , faccia coperta –  l’anima presa in ostaggio da un virus; che come un fantasma alle spalle ci perseguita  : chiamato il diavolo delle cose mai viste; difficile immaginare una cosa del genere per ogni persona… una tremenda

forma di bombardamento ,da mattino a sera di notizie continue , che ci stordiscono la mente – ci staccano da ogni affetto e bene sulla terra: questa bestia denominata covid:19 . Ci vuole la calma e la santa grazia; un forte senso di responsabilità … ma guai all’esagerazione … passerà – all’improvviso il mare si aprirà; e con se porterà; in una mattina la nuova liberazione, da questo strano abisso – ed avere la possibilità per risalire, per rivedere rifiorire … tutte le cattiverie di un mondo , che va messo sotto i piedi e guardare di nuovo acqua e cieli liberi .

di Claudio Castriotta

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