Un paese di giratori di parole

Girasoli ToscaniAL Comune tira vento, un che di soffiare tormentoso ,di allodio per noi moderni del secolo novecento ossia contemporanei. Scenda ogni nota dissociata e discordante dall’aria,che spinge nell’entrata del mio Comune dove girano intorno per le stanze storiche dell’ex conventuale.
Grossi ragni tropicali detti migale, un ambiente questo che odora di metallina, per quanto puzza di manufatto e lassitudine. Questo vento meschino porta sul paese un malcontento generale,e sia che viviamo in uno illogico tempo fondato di ratta. Fischia e non piglia,perché è stato già tutto spazzato. Nel paese in cui vivo e mi avvinghio ad afferrare il passo della società odierna,fatta di un’insipida e arida atmosfera del via vai comportamentale e questo mi fa riflettere in modo preoccupante. A cosa siamo ridotti, mi chiedo e nel contesto mi spiego, al contempo che siamo persone di latta amministrati dai cosiddetti “giratori delle parole”,quelli che vivono di girate,come si fa intorno ad una rotatoria,e come quando da piccini si giocava con i girasoli di plastica, sostenuti da una bacchetta e si teneva in alto al vento più forte per farla ruotare. Girare un paese che fa soffrire di vertigini di testa,di tasca. un paese che non ha alzato un dito a difendere gli operai delle fabbriche chiuse,di quei titolari di azienda aguzzini del Nord Italia scesi giù al Sud per defraudare il territorio ampio e generoso del nostro ambiente sipontino. Tutto lecito,va bene così!
Non possiamo farci niente ,dicono gli amministratori e i sindacati quest’ultimi poi hanno fatto strappare anche le suola dalle scarpe, ai mangia mani dell’Italia nordista, senza aver fatto un degno intervento per far ottenere una cassa integrazione adeguata, macchè l’hanno digrassata al massimo ,fino a ridurla allo smembramento famigliare,che faceva parte di tale fabbriche. E si dorme in piedi con le borse sotto gli occhi e la voce quasi muta,affetti dal far ruotare i signori giratori delle truffe,ruotano su tutto,i signori macina tutto,sputano veleni di menzogne,e pensano che i cittadini siano idioti da farli girare insieme a loro,nel contorno del piatto bianco e asciutto,pulito dal governante. No, io voglio che, con il valore vengano rispettate le persone, e su ognuna di esse, splenda un bel sole come sui campi di girasoli toscani, quello che loro tengono oscurato.
Di Claudio Castriotta