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U Sculer, il Pastore del Gargano che fa impazzire il web

E’ il fenomeno del momento, sui social i suoi video sono ormai virali: stiamo parlando di Michele Totaro, il ventenne che declama amore incondizionato per il suo lavoro di pastore.

Il suo rapporto stretto e quotidiano con i ‘suoi’ animali ci riporta ad altri tempi, quelli in cui badare alle mucche ed alle pecore era un mestiere comune soprattutto sul Gargano ed a farlo erano anche i più piccoli.

Oggi è la tecnologia la protagonista indiscussa delle nostre vite, gli adolescenti (ma anche i meno giovani) non sanno fare a meno di smartphone e messaggini, ignorano tante realtà come quella che invece per Michele ‘U pastor’ è la routine ed a cui lui non rinuncerebbe mai.

Ecco alcune domande che Ilsipontino gli ha rivolto.

-Quando hai capito che volevi fare il pastore?

In realtà non c’è un momento preciso in cui l’ho capito perché credo di essere nato per stare a contatto con la natura e badare agli animali. Già quando frequentavo le scuole elementari, alle maestre che ci chiedevano cosa volessimo fare da grandi io rispondevo: “Io voglio fare il pastore”. E’ un mestiere difficile, i sacrifici da fare sono tanti ma a me non pesa perché io amo i miei animali e ogni giorno mi dedico a loro con amore e dedizione.

-Questa tua passione ti ha mai fatto sentire a disagio con i tuoi coetanei?

La mia più che una passione è una vera e propria ‘ossessione’, nel senso che non vivrei senza i miei animali anche se devo ammettere che questo mi ha creato qualche problema con i miei coetanei. Nonostante avessi abitudini differenti rispetto agli altri miei amici, ho sempre voluto ribadire con forza il mio amore per quello che faccio.

Con orgoglio e spontaneità dico che io faccio ‘il vaccaro’, perché per me è naturale farlo e non voglio assolutamente che gli si dia una connotazione negativa…tutto sommato è un lavoro come gli altri.

-I tuoi video sono ormai virali. Ti saresti mai aspettato questo successo sui social?

Sinceramente non me lo sarei mai aspettato perché è nato tutto come un gioco. Il primo video è nato per divertimento e voleva essere rivolto agli amici, l’ho girato per sottolineare il modo in cui noi pastori risolviamo, senza tanti grattacapo, le situazioni più o meno difficoltose… ‘P nu pencutt c’aggiust tutt cos, pur la uerr’.

Ero convinto che quello che dicevo non potesse mai piacere alla gente perché parlo in dialetto, in modo verace così come tutti giorni parlo con chi mi sta vicino.

-In un mondo high tech che rende tutto veloce e a portata di mano. cos’è che rende speciale la tua vita con gli animali?

Nella mia vita non c’è nulla di speciale e tecnologico ma io non la cambierei con nessun’altra perché riesco ogni giorno ad apprezzare e gioire delle piccole cose, la semplicità rende le mie giornate davvero speciali.

-Cosa vorresti fare da grande?

Da grande vorrei continuare a fare quello che faccio adesso, stare con i miei animali così come ha fatto mio nonno e mio padre. Nulla di più.

Libera Maria Ciociola

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Redazione

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