Borgo Segezia è una frazione di Foggia distante circa 10 km dal capoluogo dauno. Situata a 145 m s.l.m., sorge lungo la direttrice per Napoli in adiacenza alla strada statale 90 delle Puglie.
La fondazione di Segezia risale al 1938 durante la riforma agraria del Fascismo. Ideato in epoca fascista voleva essere, nei progetti, la Littoria del Tavoliere dauno. Una nuova città fascista, come l’architettura del campanile e della piazza stanno a dimostrare, che fosse a imperitura memoria delle opere di bonifica del regime nella piana della Capitanata.
Cominciati i lavori di costruzione negli ultimi anni di regime, il progetto è stato abbandonato prima per la Guerra e poi per il sorgere della Repubblica.
Il suo nome deriva dalla dea greca Segesta, divinità che si invocava per la raccolta dei campi. Il progetto è opera dell’architetto Concezio Petrucci.
voleva essere, nei progetti, la Littoria (odierna Latina, fondata nel 1932) del Tavoliere dauno. La pianura, in effetti, subì i medesimi interventi di bonifica che interessarono l’Agro Pontino, e il nuovo capoluogo laziale fu scelto come modello urbanistico per la fondazione di questo borgo. Una nuova città fascista, come l’architettura del campanile e della piazza stanno a dimostrare, che fosse a imperitura memoria .
L’estetica dell’opera è legata all’ autarchia dell’epoca, e fu pensata, a differenza delle città e borghi nuovi dell’Agro Pontino, come luogo ideale per l’insediamento di coloni locali.
La forma è particolare. La descrive con un lessico tecnico lo storico dell’architettura Piacentini nel 1943: «si estende secondo due direttrici ortogonali di sviluppo, assumendo la forma un po’ rigida di una croce, che si riallaccia all’antica tradizione della città romana».
Guardate questo bellissimo video che spiega bene le peculiarità di Segezia:










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