Scarafaggi dai condizionatori e topi in dispensa: scene apocalittiche nel centro storico di Manfredonia

Scarafaggi dai condizionatori e topi in dispensa. Succede a Manfredonia, nel centro storico cittadino, dove i residenti sono ormai giunti al limite della sopportazione.

“Mia madre ha visto spuntar fuori un topo dal cassetto della cucina, mentre a casa mia una blatta è scesa giù dal condizionatore”, racconta Rossella Prato mentre mostra le foto di un ratto di fogna finito in trappola sulla terrazza dell’abitazione materna.

“Succede ogni volta dopo abbondanti piogge che i topi se ne vadano in giro, probabilmente per cercare cibo, attratti da sporcizia e rifiuti”. Ed un forte richiamo parrebbe essere quello dei bidoni dei rifiuti lasciati in strada dalle attività del centro storico. Insomma, c’è chi dopo la pioggia esce a cercare rucola e lumache e chi invece è costretto ad andare alla ricerca di ratti per non ritrovarseli in casa.

“Questa situazione anomala va avanti da circa tre anni”, evidenzia Rossella. Una circostanza che a quanto pare i normali interventi adottati, quali disinfestazione, disinfezione e derattizzazione, non riescono a risolvere efficacemente e si presenta ovviamente preoccupante. I ratti, infatti, sono tutt’altro che innocui. La loro urina e i loro escrementi, ad esempio, sono portatori di infezioni batteriche pericolose per la salute.

Il centro di Manfredonia, tra corso Manfredi, via Maddalena e Largo Diomede, è un angolo di storia da preservare con ogni riguardo, dove i residenti dovrebbero poter vivere serenamente e i titolari delle attività sfoggiare con orgoglio un meraviglioso patrimonio da offrire ai turisti.

Pertanto, se la normale disinfestazione è inefficace, è sicuramente opportuno e necessario che il Comune coinvolga tutti i soggetti competenti, come ASE, Autorità Portuale, ASL FG ed Acquedotto Pugliese, per trovare insieme una soluzione e debellare il problema alla radice.

di Maria Teresa Valente

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