Rissa tra dieci extracomunitari su viale XXIV Maggio: ancora violenza nel quartiere Ferrovia

Rissa tra dieci extracomunitari su viale XXIV Maggio: ancora violenza nel quartiere Ferrovia
Ancora una volta viale XXIV Maggio è teatro di un parapiglia che mette in pericolo chi abita, lavora e passa in quella che un tempo era considerata una delle vie centrali di Foggia. L’ultimo episodio: una rissa davanti a un negozio che, come tanti nella zona, è uno dei tanti esercizi “fotocopia” che affollano il quartiere Ferrovia. Secondo le segnalazioni sono state coinvolte circa una decina di cittadini extracomunitari; sul posto sono intervenuti i vigili, poi sono arrivate più volanti della Polizia.
Non possiamo più limitarci allo sdegno sui social. Non basta registrare fatti e tornare a casa: se la ricorrenza di risse, rapine, bivacchi e scippi non si interrompe, è perché il modello attuale di presidio e prevenzione non sta funzionando. Chi vive qui ha il diritto di tornare alla propria abitazione senza paura, di mandare i figli a scuola, di poter uscire la sera senza sentirsi in pericolo.
Difendiamo il Quartiere Ferrovia di Foggia chiede, da anni, con forza responsabilità e misure chiare:
- presidio serale e notturno realmente efficace, con pattugliamenti dinamici a piedi e in auto, non postazioni statiche;
- pieno e continuo utilizzo della videosorveglianza in tempo reale, con personale dedicato in centrale per interventi immediati;
- controlli mirati e frequenti sugli esercizi commerciali per verificare regolarità delle licenze e rispetto delle norme igienico-sanitarie e urbanistiche;
- rafforzamento della sinergia tra Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Locale e Prefettura con un piano operativo condiviso e pubblicato;
- potenziamento delle misure di prevenzione sociale e delle politiche di integrazione che riducano il terreno favorevole a degrado e illegalità;
- valutazione, dove ritenuta necessaria dalle autorità competenti, di misure straordinarie di supporto al controllo dell’ordine pubblico, nell’ambito delle leggi, per restituire sicurezza e normalità;
- istituzione di un’area di interesse storico e urbanistico, in modo da regolare gli esercizi fotocopia;
- adozione di una semplicissima ordinanza anti-alcol, come fatto in passato;
- un filo diretto tra residenti, amministrazione comunale, Polizia Locale, politici e stampa, per fare segnalazioni e garantire una comunicazione trasparente, immediata e verificabile da tutti.
Esiste una petizione sottoscritta da oltre 3.300 cittadini foggiani che chiede l’eventuale impiego di risorse straordinarie (comprese – su richiesta pubblica – ipotesi di supporto delle Forze Armate in specifiche attività di vigilanza). È compito delle istituzioni valutare con equilibrio e secondo le norme l’opportunità di interventi così pesanti; ai residenti chiediamo coerenza: vogliamo essere ascoltati, non strumentalizzati.
Il punto non è creare allarmismo, ma esigere fatti. Quando un quartiere entra in una spirale di violenza e degrado, le parole non bastano: servono programmabilità, investimenti, controlli e trasparenza. Vogliamo risposte verificabili, non promesse per le telecamere.
Chi governa deve ricordarsi che i cittadini sono i loro mandanti: pagano tasse, votano, vivono ogni giorno il problema. Non chiediamo vendette, chiediamo sicurezza, prevenzione e rispetto della legge. Non siamo disposti ad aspettare che ci scappi il morto per ottenere attenzione.