Riordino del mercato di Foggia per motivi di sicurezza

Se ne parlava dal mese di ottobre 2018 ed ora sembra arrivato il momento del riordino del mercato settimanale di Foggia, per motivi di sicurezza. Una decisione calata dall’alto senza il minimo coinvolgimento degli Operatori concessionari di posteggio nel mercato settimanale del venerdì. Un’operazione tutta “interna” agli Uffici comunali che oggi, invece, suscita la reazione di quei concessionari che vedono il proprio nominativo pubblicato sull’Albo Pretorio del comune di Foggia, senza sapere né conoscere quale sarà il destino della loro azienda, nelle mani d’altri. Una situazione che gli Operatori del mercato hanno esposto alle Associazioni di Rappresentanza UniPuglia e CasAmbulanti e che ora sfocia in una contestazione anche di merito per le modalità con le quali quella graduatoria sia stata redatta e predisposta. Punto di riferimento, anche questa volta, degli Operatori il Rappresentante delle due Associazioni, il signor Savino Montaruli da Andria, che ha dichiarato: “è finita la campagna elettorale; è stato rieletto il Sindaco di Foggia ma l’andazzo resta sempre lo stesso: provvedimenti calati dall’alto senza alcun coinvolgimento né considerazione per gli Operatori che vedono il destino delle proprie imprese messo nelle mani di chi non sa rappresentarli o addirittura di burocrati che ritengono di essere i tutori delle altrui vite. Tutto questo è sfacciatamente deplorevole. Abbiamo contestato le modalità con le quali si sia proceduto a redigere quella graduatoria che, a nostro avviso, non rispetta le previsioni di legge in materia di attribuzione di punteggio per il riconoscimento delle anzianità, dei diritti acquisiti e delle fonti di trasmissione dei rami d’azienda. Ci aspettiamo ora la convocazione del Sindaco di Foggia per capire cosa stia accadendo in quel comune. Un comune, quello di Foggia, le cui classi politiche e dirigenti hanno distrutto quello che era il mercato più appetibile, più attraente, significativo e remunerativo dell’intero Meridione d’Italia. Un mercato che nessuno ha saputo difendere e sul quale tutti hanno speculato, anche sindacalmente. Oggi quel mercato, come rileviamo dai dati pubblicati sull’Albo Pretorio, conta molto meno di 300 postazioni attive. Questo è un dato drammatico che testimonia quel fallimento di cui nessuno ha neppure la coscienza di prenderne atto. Una riduzione di oltre il 50% delle postazioni originarie che deve far riflettere, in un mercato che è il più oneroso per gli Ambulanti che arrivano a pagare ben oltre mille euro l’anno per un posteggio che, commercialmente, non vale più nulla dopo la sciagurata decisione polisindacale di trasferirlo nell’area dell’Ipermercato, con grande gioia dell’Ipermercato e la morte del mercato. Un declino pauroso che ha significato il dilagare dell’abusivismo commerciale con la nascita di un vero e proprio mercato parallelo. Una sciatteria istituzionale che oggi presenta il conto. Che fine ha fatto l’idea precedente alla campagna elettorale, oggi svanita, di riportare quel mercato nell’area della zona Stadio? Ancora una volta il mercato ed i poveri Ambulanti strumento di manipolazione nelle mani di abili prestigiatori tuttofare.” – ha concluso Montaruli.

Foggia, 23 febbraio 2020

                                                                                                                                             Area Comunicazione UNIPUGLIA

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