Riccardi e l’assoluzione: “Non dimentico il dolore ed i giudizi rancorosi guidati da antipatie politiche”

Dopo una lunga vicissitudine giudiziaria oggi il Tribunale di Pescara ha sancito la mia estraneità ai fatti e mi ha assolto da ogni imputazione.

Non ho approfittato della cosa pubblica e non ho corrotto nessuno per sostenere esami universitari.

Non nascondo e non dimentico il dolore che questa vicenda ha causato a me e alla mia famiglia, la frustrazione per accuse che sentivo di non meritare, i giudizi critici e rancorosi guidati da antipatie politiche, ma credo che tutto questo appartenga al doveroso scrutinio di legalità al quale ogni amministratore deve sapersi sottomettere, accettandone le regole e in qualche modo anche le anomalie.


La felicità di oggi mi ripaga di ogni amarezza e mi convince, una volta di più, del rispetto che si deve alle istituzioni, politiche e giudiziarie, e mi consente di riappropriarmi di una dimensione di lealtà politica per nuove sfide e nuove esperienze, con rinnovata fiducia, con rinnovata speranza.


Per questo importantissimo risultato ringrazio su tutti il professor Vincenzo Muscatiello, che ha curato la mia difesa.

Angelo Riccardi

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