Regionali. Fdi: basta con questa pantomima. Decaro è ‘figlio’ di Emiliano e Vendola
Di seguito la dichiarazione congiunta del gruppo regionale di Fratelli d’Italia (il capogruppo Renato Perrini e i consiglieri Dino Basile, Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Paolo Pagliaro, Tommaso Scatigna e Tonia Spina
“E se fosse tutta una pantomima architettata ad hoc da una regia comunicativa che punta a falsificare la realtà?
“Riavvolgiamo il nastro degli ultimi mesi del governo Emiliano: le nomine scandalose, i bandi fatti su misura, le inchieste (alcune già giunte a sentenza come quella sull’ex capo della Protezione civile pugliese) e le inefficienze (tante! In sanità in primis) un quadro politico-amministrativo così pesante dal quale, il poco ingenuo, Antonio Decaro ha necessità di prendere le distanze, di presentarsi ai pugliesi come il nuovo, colui che in discontinuità con i governi di Nichi Vendola e Michele Emiliano promette nuovo impulso alla Regione Puglia.
“E allora cosa c’è di meglio che finire sui giornali e nei tg, ogni giorno, con Decaro versus Emiliano, cercando di convincere i pugliesi che il candidato presidente Decaro non è in continuità con il governo regionale uscente, anzi sono così distinti e distanti che non si parlano più, che da Roma debbano intervenire addirittura gli sherpa per tentare mediazioni, che guarda caso finiscono tutte male! Ma a chi vogliono darla bere? Decaro è ‘figlio’ di Emiliano e di Vendola, e in questi anni ha condiviso tutte le scelte del primo, direttamente o indirettamente, fin da quando è stato il candidato presidente in pectore, Emiliano lo ha continuamente informato e condiviso ogni decisione.
“Quindi, l’invito che come Fratelli d’Italia facciamo ai due esponenti del PD è di smetterla, chi vota il centrosinistra di Decaro deve sapere che vota in continuità con il centrosinistra di Emiliano, e con quello prima di Vendola. La stessa faccia, gli stessi intendimenti, la stessa fame di potere che viene prima degli interessi dei pugliesi. Anni nei quali il consenso dei pugliesi non è stato ‘carpito’ sulla base di programmi, ma di prebende. Per questo, Decaro la smetta di costruirsi una verginità che non ha!”