Progetto un mare di sport – Piano Estate 2024/25 

Progetto Un Mare di Sport – Piano Estate 2024/25 

Il nostro Maestrale è un vento che asseconda i lenti meriggi garganici. Si dice che questo vento segue il percorso del sole attraverso il cielo, e diventano più forti quando l’acqua si è riscaldata; le vele iniziano a primeggiare e i monti diventano piccole schegge all’orizzonte. Gli alunni dell’Ipeoa M. Lecce hanno vissuto queste intense emozioni, a conclusione presso il Centro Velico Gargano Manfredonia di una collaborazione territoriale strategica per la divulgazione degli sport acquatici del canottaggio e della vela.
I ragazzi dell’istituto Alberghiero IPEOA “M. Lecce” hanno vissuto tre settimane di attività sportiva intensa nelle acque del Golfo di Manfredonia.

Il Centro Velico Gargano Manfredonia si è ritrovato per circa un mese più di 30 alunni dell’istituto che hanno respirato e vissuto l’ebrezza degli sport di mare.

I ragazzi sotto la guida esperta dei tecnici federali di vela con il supporto del mitico Natale Barreca e della sua imbarcazione a vela d’altura e per il canottaggio il prof. Antonio Marinaro, hanno acquisito tecniche e conoscenze di questi fantastici sport.

“Oramai sono anni che i rapporti tra queste eccellenti realtà del territorio sono saldi e proficui, ci dice il Dirigente Scolastico prof. Luigi Talienti, attraverso collaborazioni tecniche di alto livello per formare i futuri atleti di queste discipline. Ma soprattutto si tratta di una attività inclusiva, nella quale alcuni ragazzi hanno vissuto per la prima volta il contatto con il mare”.

Tanti i momenti da evidenziare, quelli sportivi con impegno massimale dei ragazzi, un grazie ai tutor dei progetti il prof. Balta Antonio ed il prof. Arena Massimiliano i quali hanno seguito tecnicamente e fattivamente tutti i partecipanti all’iniziativa, inoltre hanno raccolto i timori, le sensazioni positive o negative dei ragazzi avvertite durante le attività in mare.

“In qualità di dirigente scolastico mi sento inorgoglito da questo progetto che, evidenzia la sinergia di forze collaborative della società civile del territorio. Tutti uniti come un’unica grande squadra a supporto dei nostri ragazzi, conclude il dirigente scolastico dell’I.P.E.O.A. “Michele Lecce” prof. Luigi Talienti. È questo il più profondo significato di ciò che facciamo: aprire le porte non solo della scuola ma dell’intero territorio e concedere ai nostri ragazzi delle concrete possibilità. Ed ovviamente auguriamo ai nostri ragazzi le vele spiegate per la vita, per il raggiungimento di tutti gli orizzonti e di tutte le mete. Dopo l’ultima tappa degli esami di stato, molti ragazzi saranno impegnati nella stagione estiva”.

Il percorso esperienziale ha visto anche il congedo per sopraggiunti limiti di servizio del Prof. Antonio Marinaro, un professionista della didattica che ha dato molto al mondo della scuola cittadino, oltre ad essere un esempio di volontario nel settore della disabilità (Associazione Delfino e Delegato Regionale FISDIR Puglia 2025/28) ed essere impegnato nella cultura e nello sport locale.

Dedizione e passione… questi i cardini del caro Prof. Antonio, e quando si lascia la scuola è un momento particolare per tutti, perché quello dell’insegnante è un lavoro speciale, fatto di passioni, di responsabilità morale verso le nuove generazioni, di relazioni e legami che rendono particolare l’attimo del distacco, sia per chi va via sia per chi resta, anche per i tanti momenti di condivisione. Il brindisi di commiato sarà alzare i calici per arrivare a dei nuovi traguardi.

Il Prof. Antonio Marinaro è un esempio di grande professionalità oltre che di umanità… a lui un “grazie” da parte del Dirigente e di tutta la comunità dell’Ipeoa M. Lecce.

IL VENTO
Lasciati trasportare dal vento
amico sincero.
Fai della tua libertà
un lieve respiro.
Corteggia le onde del mare
e l’azzurro cielo,
come tenera pelle,
che fai scivolare nell’arco di stelle,
trascinando teco
nell’aere terrestre.
Ascolta gli zeffiri del maestrale,
e abbandona gli assurdi
incanti del male.
Pensa a volare sulla tua barca,
sospinto da una risacca,
con il cuore in mano,
di questo reo tempo che fugge
ma che sempre ti rugge.