Premio Alda Merini”: vincono i foggiani Claudio Lecci e Mariella Di Monte “Se stasera viene il mare”, il nome del romanzo che ha catturato la giuria

Sono due foggiani i vincitori del primo “Premio nazionale di poesia e narrativa Alda Merini”, giunto alla sua quinta edizione. Si tratta di Claudio Lecci e Mariella Di Monte con il romanzo “Se stasera viene il mare” –  Claudio Grenzi editore, prima edizione nel 2017.

Il libro, introdotto da Francesco Alberoni, presentato in sinossi dal neuropsichiatra e psicoterapeuta Alberto Cerasoli, fu subito segnalato da Vincenzo Mollica nella sua rubrica culturale del TG1 ed è stato già premiato in diversi concorsi letterari, collocandosi nelle prime posizioni; ma quello intitolato alla Merini è sicuramente meritevole di particolare attenzione sia per il numero dei concorrenti, sia per l’autorevolezza dell’articolata e consistente giuria composta da Mina Rusconi, Claudio Sara, Lietta Morsiani, Alessia Sorgato, Hafez Haidar con presidenza onoraria di Emanuela Carniti Merini, la presidenza esecutiva di Rodolfo Vettorello e Marina Pratici, e dal Presidente del Premio Melina Gennuso.

Un primo posto di particolare valore quello vinto perché si tratta dell’opera prima di Lecci e Di Monte. A quel romanzo è seguito “Lascia che piova”, in seconda edizione già dopo quindici giorni dalla sua prima presentazione. Atteso per settembre il terzo titolo.

Il taglio originalissimo della penna a quattro mani della coppia letteraria pugliese colloca le opere tra quelle dei gialli psicologici che utilizzano l’intrigo di trame accattivanti per affascinanti analisi psicologiche di personaggi che Alberoni definisce “indimenticabili” e che, nel romanzo premiato, si muovono in “una storia avvincente” dall’epilogo appassionante ed onirico per un pezzo letterario di autentica bravura.

Lecci, già consulente artistico-letterario per la Rai, ha un intenso vissuto nella polizia criminale ed è un questore in quiescenza. Di Monte, direttore negli Uffici Giudiziari, si occupa dei diritti dei disabili, scrive su riviste digitali, dopo un’esperienza politica di amministratore pubblico.

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