Oasi feline, “Bisogna aggiornare la legge regionale se vogliamo gestire il fenomeno del randagismo”
“I gatti sono fra gli animali domestici più presenti nella nostra vita: molte persone ne hanno uno a casa, ma molti si prendono cura attraverso le colonie riconosciute e tutelate. Negli ultimi giorni, però, mi sono arrivate numerose segnalazioni ricevute da amministratori locali e associazioni animaliste che lamentano l’assenza di strumenti concreti per gestire le colonie feline e favorire l’adozione dei gatti liberi, a causa di lacune normative che impediscono una gestione efficace del fenomeno del randagismo felino in Puglia.
Per questo ho presentato all’assessore alla Sanità Raffaele Piemontese una proposta di aggiornamento della Legge regionale n. 2 del 2020 e del Regolamento attuativo n. 14/2023, che ruota su alcuni chiave:
– l’istituzione dei gattili pubblici, l’attuale normativa, infatti, non contempla la possibilità per i Comuni di istituire gattili comunali o consortili, lasciando scoperta la gestione di gatti randagi, feriti o adottabili. La mia proposta è quella di prevedere strutture idonee, anche in convenzione con associazioni riconosciute. Inoltre;
– nell’art. 9 della legge in vigore si fa riferimento alle ‘oasi feline’ termine privo di definizione giuridica, la mia proposta chiede la sostituzione con una terminologia più precisa e conforme all’ordinamento vigente;
– ancora, attualmente i gatti liberi possono essere adottati solo se malati o non più autosufficienti, la mia proposta mira a consentirne l’adozione anche in buona salute, in casi specifici, previo parere del veterinario, autorizzazione comunale e presa in carico da parte di associazioni animaliste riconosciute.
Queste modifiche vanno nella direzione di una normativa più coerente, efficace e rispettosa del benessere animale, in modo da offrire ai Comuni e agli operatori del settore strumenti più moderni per affrontare con responsabilità il randagismo felino, riducendo anche i costi a carico della sanità pubblica”