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Meloni in visita a un allevamento di cani in Puglia: LNDC apprezza ricorda l’emergenza randagismo e segnala possibili pratiche illegali

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Meloni in visita a un allevamento di cani in Puglia: LNDC apprezza ricorda l’emergenza randagismo e segnala possibili pratiche illegali

L’associazione ritiene che sarebbe stato più significativo, date le funzioni istituzionali della Premier, fare tappa in un canile pubblico: la regione affronta una grave emergenza randagismo che richiederebbe attenzione e interventi strutturali. Inoltre, LNDC segnala con preoccupazione che la pagina social dell’allevamento visitato mostra immagini di cani con le orecchie tagliate — una pratica vietata per legge — e chiede alle autorità competenti di accertarne la legalità

Foggia, 22 agosto 2025 – Durante il suo soggiorno in Puglia, la Presidente Meloni ha effettuato una visita a sorpresa in un allevamento di cani corso, mostrando affetto con un cucciolo e condividendo gesti di tenerezza. Si tratta certamente di un momento positivo, che sottolinea il lato umano e sensibile della sua figura pubblica 

Tuttavia, LNDC Animal Protection ritiene che la dimensione istituzionale della Presidente avrebbe potuto trarre maggior valore dal visitare un canile, anziché un allevamento privato. La Puglia, infatti, convive da anni con un grave problema di randagismo, con un numero elevato di animali abbandonati o senza tetto. Un gesto pubblico in tal senso avrebbe potuto sensibilizzare su una questione urgente, promuovere il rispetto della legge sul benessere animale e stimolare un cambiamento culturale e politico nel contrasto all’abbandono.

Tra l’altro, sulla pagina social dell’allevamento visitato sono visibili immagini di cani con le orecchie amputate — una pratica che in Italia configura il reato di maltrattamento di animali. La legge italiana, infatti, vieta espressamente ogni intervento chirurgico volto a modificare l’aspetto di un animale da compagnia, inclusi taglio della coda e delle orecchie a meno che non sia giustificato da motivazioni veterinarie per le quali è necessaria una certificazione medica. 

LNDC Animal Protection non ha evidenze se tali mutilazioni siano state giustificate da ragioni mediche documentate. Per questo motivo, sollecita l’intervento delle autorità competenti affinché verifichino la conformità delle pratiche adottate con la legislazione vigente e, in caso di violazioni, adottino i provvedimenti necessari.

Ogni manifestazione di sensibilità verso gli animali è ben accetta, ma devo ribadire l’importanza di indirizzare lo sguardo pubblico verso le emergenze reali del Paese. Una visita a un canile, unita a un impegno concreto contro l’abbandono, avrebbe rappresentato una scelta simbolica e politica di alto valore. Allo stesso tempo, mi chiedo se la Presidente Meloni abbia visto i cani con le orecchie mutilate e se sia consapevole che si tratta di una pratica vietata dalle leggi dello Stato di cui lei è una delle massime rappresentanti”, dichiara Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.

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