Manfredonia ricorda il 25 aprile

Autorità civili e militari, concittadini,

oggi è una data simbolo che ha fatto la storia del nostro Paese, una delle più importanti della storia contemporanea. Come prima celebrazione in qualità di sindaco e di rappresentante delle Istituzioni, certamente avrei immaginato uno scenario ben diverso e più consono al suo autentico significato rispetto a quello attuale gravato da due mesi di guerra in Ucraina.

La storia, con i suoi errori ed orrori, dovrebbe insegnare qualcosa all’umanità, ma purtroppo non è sempre così.
Oggi, con questa ricorrenza, l’Italia celebra il 77° anniversario la liberazione dal nazifascismo ed il contestuale inizio della fine della seconda guerra mondiale. Conquiste, quelle della libertà, della pace della democrazia – divenute cardine dei principi della nostra Costituzione – pagate a caro prezzo dal popolo italiano e possibili grazie ad una coraggiosa resistenza alle barbarie belliche.

Conquiste che sembravano anche fin troppo scontate ai giorni nostri, ma che, invece, la guerra in Ucraina ci fa drammaticamente capire della loro imprescindibilità e dell’importanza di difenderle sempre e comunque.

Ora come allora, il valore della libertà e della difesa dei diritti contro ogni forma di violenza, è possibile grazie alla strenua e coesa resistenza di un eroico popolo che con coraggio si sta opponendo ad un coercitivo tentativo di sopraffazione. Le immagini dall’Ucraina fanno rabbia ed orrore per quella che è un’ingiusta ed ingiustificabile strage di innocenti. La guerra e la violenza sono sempre da condannare; i principi della libertà e della democrazia sono universali e devono essere garantiti a tutti; non hanno colore politico ed appartenenze ideologiche.

Come ci ricorda il Presidente Sergio Mattarella “Il convinto e incondizionato rifiuto di ogni sopraffazione totalitaria, unitamente alla consapevolezza dell’importanza della democrazia, all’affermazione coraggiosa e intransigente del rispetto della dignità umana, al rifiuto di ogni razzismo, alla fedeltà ai propri ideali, sono i valori che ci sono stati affidati dalla Liberazione; e che avvertiamo di dover trasmettere ai nostri figli, ai nostri nipoti, ai giovani europei perché si scongiuri l’atrocità inescusabile della guerra”.

Tutti auspichiamo che al più presto possibile tacciano le armi ed anche l’Ucraina e gli altri Paesi del mondo oppressi dalla guerra, possano finalmente celebrare il loro 25 aprile, l’inizio di una nuova fase di ricostruzione di pace e democrazia. La guerra e la violenza non sono condizioni di futuro, appartengono al passato che non deve più tornare e che abbiamo il dovere di non dimenticare, anche nelle “piccole” dinamiche quotidiane di ciascuno di noi.

Viva la libertà, Viva l’Italia.

Manfredonia, lí 25 aprile 2022

Il Sindaco di Manfredonia
Ing. Gianni Rotice

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