Manfredonia, l'”usanza” del fidanzamento ufficiale – 1956

COME ci si fidanzava ufficialmente a Manfredonia? Un giorno del 1956: che commozione vedere tutti i famigliari riuniti intorno ad un grande tavolo. Al tempo si invitava anche il prete, per la recita di un dialogo religioso, proprio come una vera promessa: il fidanzamento.

Si racconta che dopo questa funzione il sacerdote benediva con l’aspersorio (Strumento d’argento o di altro metallo terminante in una piccola palla traforata, con setole o senza, che serve ad aspergere d’acqua benedetta persone o cose, detto anche asperges, le fedine degli innamorati.

Si festeggiava con il classico dolce con la ciliegina rossa al centro della glassa mentre all’ interno c’era la crema. L’unico dolce di usanza nelle feste era ‘U dolc‘, che in italiano è conosciuto con il nome di sospiro, quello che ricordano le parole del grande poeta Silvio Pellico (Amore è sospiro, D’un core gemente, Che solo si sente, Che brama pietà …)

La festa e la sua usanza era unica nel suo genere, attraverso l’allegria dello stare insieme, tutti in compagnia per una speranza fatta di vita, proprio come e quando lo sguardo andava oltre l’orizzonte.

di Claudio Castriotta

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