Manfredonia, la catastrofe continuata. Oggi il docu-film

Questa sera verrà proiettato a Manfredonia (ore 21 piazza del Popolo) in prima nazionale il documentario “Manfredonia. La catastrofe continuata” di Massimiliano Mazzotta.

Il film ripercorre la storia della comunità manfredoniana a partire dall’insediamento del petrolchimico nei primi anni ’70. Non c’è voce narrante. I fatti si presentano allo spettatore senza commenti fuori campo e sono accostati ad interviste e documenti sia d’epoca che attuali: ne risulta un’opera corale dove la comunità di Manfredonia trova una completa espressione.
I fatti sono noti: il 26 settembre 1976 esplode la colonna di lavaggio dell’impianto di sintesi dell’ammoniaca nell’Isola 5 del Petrochimico e vengono emesse diverse tonnellate di arsenico sotto forma di composti chimici. L’incidente tuttavia non è isolato, è solo il più grave di una serie ininterrotta che dura fino ai primi anni ’90 (il Petrolchimico verrà dismesso nel 1996).

La catastrofe continuata: cronologia
15 luglio 1972: lo stabilimento è invaso da una alluvione: non vengono date informazioni su eventuali fuoriuscite di sostanze chimiche.
26 settembre 1976: fuga di arsenico che contamina la città.
3 agosto 1978: una nube di ammoniaca si diffonde sull’abitato.
22 settembre 1978: violento incendio nell’impianto per la produzione di fertilizzanti.
15 maggio 1984: un incendio distrugge completamente il magazzino di caprolattame.
11 luglio 1986: fuoriuscita di gas nitrosi dall’impianto caprolattame e formazione di una densa nube gialla sulla città.
16 giugno 1987: il Pretore di Otranto Ennio Cillo dispone il sequestro dello scarico dei reflui della lavorazione del caprolattame.
2 marzo 1988: il Pretore di Monte S. Angelo ordina il sequestro di 30 ettari di terreno contiguo allo stabilimento per smaltimento di rifiuti non autorizzato ed inquinamento della falda.
18 luglio 1988: fuoriuscita di acido solforico da un serbatoio di stoccaggio dello stabilimento
16 settembre 1988: il Presidente del Consiglio dei Ministri De Mita individua in Manfredonia la sede di stoccaggio dei rifiuti tossici e nocivi trasportati dalla nave Deep Sea Carrier.
15 ottobre 1988: il Pretore di Manfredonia sequestra 4 navi cariche di 50.000 tonnellate di sali sodici per stoccaggio non autorizzato.
15 novembre 1988: l’Enichem per l’impossibilità a smaltire i sali sodici, ferma l’impianto di produzione del caprolattame e sospende 270 lavoratori.
11 gennaio 1989: il Pretore di Monte S. Angelo sequestra l’impianto di incenerimento in costruzione nello stabilimento e le discariche in isola 12 in cui sono state smaltite 30.000 tonnellate di code benzoiche.
8 marzo 1990: durante le operazioni di trasferimento di ammoniaca dallo stabilimento alla nave cisterna HAVPIL si libera una nube di ammoniaca che investe l’abitato di Manfredonia.

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