Manfredonia, il ritardo nella disinfestazione costa caro: invasione di pulci, zecche, zanzare e mosche

Manfredonia, il ritardo nella disinfestazione costa caro: invasione di pulci, zecche, zanzare e mosche

Complici le anticipate belle giornate estive a far data dalla prima decade di aprile, le aree adibite a verde pubblico, aiutate da diverse precipitazioni piovasche, hanno evidenziato una abbondante presenza di erbe infestanti.

È noto da sempre che, contestualmente a tale fenomeno, si verifichi in modo esponenziale la proliferazione di insetti di ogni tipo che vengono fuori dal letargo quali: zanzare, pulci,zecche, mosche, moscerini, eccetera.

Una consolidata regola economica recita: prevenire è meglio che curare.

Avevo già evidenziato la necessità di anticipare la campagna di disinfestazione qualche settimana fa, così come avvenuto nella vicina Cerignola.

Proposta confinata in un articolo web senza alcuna risultanza pratica. Questa notte la mia Lilli, cagnolina dolce e nota, ha rischiato gravi conseguenze a causa di punture di pulce e di una zecca annidata nell’orecchio.

Altro tasto dolente, la mancanza di un servizio sanitario notturno per la cura dei pelosetti.

Provvedo io, ormai ho maturato esperienza: rimuovo manualmente la pulce e la zecca e somministrato cortisone per bocca e pomata cutanea.

Soffre Lilli, piange e si dimena, il tempo che il cortisone faccia il suo effetto. Poiché la popolazione canina è rilevante, vi è il concreto pericolo che pulci e secche possano essere portate in casa, proliferare e rappresentare un serio pericolo per i pelosetti ma soprattutto per gli uomini.

Mi consulto alle 8 del mattino con il mio veterinario e mi risponde: Metti anche una fialetta dietro la nuca.

Quest’ anno le pulci sono terribili meglio la doppia copertura”. Quindi, evidentemente, sono talmente diffuse che il semplice collare antiparassitario Seresto non è sufficiente.

Detto ciò, vogliamo anticipare, come da me richiesto, venti giorni fa la disinfestazione della città con i trattamenti chimici efficaci o invece vogliamo correre il rischio della proliferare di insetti pericolosi per gli animali e l’uomo?

Basta alzare il telefono e chiedere conferma ai veterinari, oppure avvicinarsi alle aree di verde pubblico e poi contare dopo qualche minuto quanti morsi di zanzare si riscontrano sulla pelle.

Non è nel mio stile ironizzare ma rilevo spesso che la sobrietà delle richieste non sortiscono mai alcun effetto pratico.

Voglio sperare che non si debba aspettare la fine di maggio per operare la disinfestazione, sarebbe tardiva e potrebbe causare gravi inconveniente soprattutto alla salute pubblica.

Antonio Castriotta

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