Lo sapevate che…c’è un pò di Manfredonia sulla luna?

Non poteva esserci giorno più appropriato dell’anniversario dallo sbarco del primo uomo sulla Luna, avvenuto il 20 luglio del 1969, per ricordare che sul satellite più cantato da poeti e musicisti vi è anche un cratere che porta il nome di un manfredoniano.

Il cratere è abbastanza grande, 60 km di diametro e 2.450 m di altezza, si chiama Capuano (Capuanus nella nomenclatura ufficiale latina) ed è situato nella parte sud-occidentale della faccia lunare rivolta a noi. Il nome è stato dato dall’astronomo italiano Giovanni Battista Riccioli che, nel 1651, assegnando i nomi della mappa lunare appena approntata, decise di dedicare questo cratere a Francesco Capuano di Manfredonia, apprezzato teologo e astronomo dell’epoca.

I nomi dei crateri lunari sono intitolati per lo più a importanti scienziati, spesso coinvolti in qualche modo nello studio e nell’esplorazione della Luna o dello spazio, come Copernico, Keplero e Galileo Galilei. Una curiosità: il cratere dedicato a Galileo, rispetto al Capuano, è molto più piccolo, in quanto misura soltanto meno di 16 km di diametro!

Della vita di Francesco Capuano si sa molto poco. Apprendiamo dal sito ufficiale dell’Unione Astriofili Italiani che nacque a Manfredonia nella prima metà del XV secolo, insegnò matematica e astronomia a Padova, divulgando con passione le dottrine aristoteliche e tolemaiche, entrò nell’ordine dei Canonici Lateranensi e morì a Napoli alla fine del secolo XV.

Dunque, noi manfredoniani abbiamo un motivo in più per soffermarci a contemplare la Luna e affidarle i nostri desideri. Basterà rivolgere il nostro sguardo al cielo, seconda stella a destra, puntare la Luna… e poi cominciare a sognare.

Maria Teresa Valente

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