Livio Scuotto: “Vittoria dedicata ai tifosi”

Livio Scuotto: “Vittoria dedicata ai tifosi”. Di Antonio Castriotta
In un soleggiato pomeriggio estivo di agosto, il Manfredonia Calcio, nella sua terza uscita amichevole, subiva una preoccupante sconfitta contro il San Marco Calcio.
Ad assistere all’incontro sugli spalti, Livio Scuotto, che dopo qualche giorno, sarebbe diventato il direttore sportivo del Manfredonia Calcio.
Gli basta poco per comprendere che l’organico è debole ed ha bisogno di importanti innesti, insomma, gente che si è letteralmente mangiato l’erba dei campi di serie D, abituata a combattere per vincere o salvarsi.
In un batter d’occhio arrivano, Calemme, Giacobbe, Forte, Bamba, Paduano, Pozzebon e poi Carbonaro, Fissore, Borrelli, Frecola, Esposito e Spina.
Lo scetticismo serpeggia tra i tifosi ma soprattutto per gli addetti ai lavori il Manfredonia è tra le società con alte probabilità di retrocere o se gli va bene di disputara i playout.
Al giro di boa, il Manfredonia, a dispetto dei tanti scettici, ha totalizzato, grazie al duo Franco Cinque-Livio Scuotto ben 20 punti in classifica, tirandosi per il momento fuori dalla zona playout.
Una mezione particolare va al valido preparatore atletico Giuseppe Bianco, i cui risultati atletici sono evidenti ed all’allenatore dei portieri Daniele Ranieri.
Un risultato di tutto rispetto, quello ottenuto dal Manfredonia, se solo si considerano alcuni fattori: allestimento avventata della rosa e partenza in ritardo della preparazione pre campionato; diversi rilevanti e determinanti torti arbitrali ed infine l’aver giocato quasi tutte le gare casalinghe senza il sostegno del pubblico.
Quanto sarebbe stato importante il dodicesimo uomo in campo, ossia quel pubblico caloroso e legato da sempre ai colori bianco celesti, linfa vitale e sostegno energico per tutte le formazioni casalinghe che hanno calcato e calciato nella mitica “Fossa dei Leoni”.
La speranza è che, come ribadito dal DS Scuotto che il giorno 7 gennaio, quando il Manfredonia dovrà affrontare il Martina, lo stadio Miramare possa essere riaperto al pubblico e non a caso la vittoria di ieri è stata dallo stesso dedicata alla tifoseria che subisce dignitosamente, protesta pacificamente e non ha mai smesso di sostenere con amore, dedizione e passione i beniamini bianco celesti che sotto l’albero di Natale hanno lasciato prima di raggiungere i propri cari due bellissimi doni: la vittoria contro il Casarano e quella contro il Gravina.
Ora si aspetta il terzo regalo, quello che probabilmente dovrebbe arrivare con la Epifania: la riapertura dello stadio Miramare. Spetta alla città, alla tifoseria ed alla società che sta caricandosi di importanti impegni finanziari per salvare la categoria ed il calcio giocato.
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