Lettera spedita da Don Berardino Torre a me, nipote di Andrea Cesarano

Il monsignore mio zio Andrea Cesarano, proveniva dalla mia stessa Diocesi di Amalfi , sono molto commosso per le sue parole e la ringrazio dal profondo del cuore per averlo ricordato con tanta fedeltà storica, Dio vorrà benedire il nobile e amato popolo di Manfredonia e tutti coloro che vorranno difendere il nome di “Andrea Cesarano”,da false ed infamanti accuse e condurre dunque i giovani agli ideali di carità e di amore che hanno ispirato la sua vita, vi chiedo anche di pregare per tutti i poveri anziani e in particolare perchè lo Spirito Santo  – ponga fine alla vergognosa vicenda dell’umiliazione e della distruzione di “Villa Rosa”, ci è particolarmente cara la condizione degli inabili e dei poveri anziani soli e siamo molto preoccupati, io e la mia famiglia per i malvagi proponimenti di alcuni che ambiscono interpretare in maniera distorta il pensiero e la carità sacerdodale di monsignore e gli scritti e le ultime volontà di sua sorella Maria Assunta ,fino anche a giungere al punto di trasformare uno dei luoghi simbolo della vostra terra in ciò che da troppo tempo è diventato e cioè il manifesto perverso di scritte e raffigurazioni anticristiane e blasfeme.


Foto del generoso Monsignor Andrea Cesarano  – mentre stava nella chiesa del Carmine con fedeli 


Di Claudio Castriotta 

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