“Le amministrazioni locali possono invitare i beneficiari del Reddito di Cittadinanza a svolgere attività utili alla collettività”

Le amministrazioni locali possono aderire ai Puc (Progetti di utilità collettiva) e invitare i beneficiari del Reddito di cittadinanza a partecipare a progetti, a titolarità dei comuni, utili alla collettività e da svolgere presso il comune di residenza. Con gli attivisti del Movimento 5 Stelle della provincia di Salerno, e in particolare grazie al contributo di Federico Salerno, stiamo seguendo da vicino l’andamento della procedura.

Dopo aver risolto carenze strutturali e di personale, grazie alle risorse e al lavoro avviato dal nostro ministero, la fase due è iniziata a passo spedito. Ai Comuni spetta il compito di individuare i progetti da realizzare, d’intesa con gli Enti d’ambito che dovranno definire la quota di personale necessario da coinvolgere in attività socialmente utili e in iniziative di formazione. I percettori di reddito saranno coinvolti in progetti utili in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni e potranno essere impiegati fino a 16 ore settimanali. Rivolgiamo il nostro invito agli enti che hanno difficoltà nell’uso e nella gestione della piattaforma Gepi a contattarci o a rivolgersi ai competenti uffici ministeriali per qualunque genere di supporto.

I lavori di pubblica utilità sono un aiuto per i Comuni e segnano l’entrata nella fase 2. Dopo la sospensione dovuta alla pandemia da Covid-19, i progetti potranno tornare a regime dal 17 luglio. Col reddito di cittadinanza abbiamo tolto milioni di italiani da una situazione di indigenza, possiamo ora restituire loro anche la dignità e il senso di appartenenza alla comunità.

Lo scrive Michele Cammarano, portavoce campano del M5S, su Facebook

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