“La guerra a un metro da me”: Fabio Angelicchio racconta il conflitto russo-ucraino alla Lega Navale di Manfredonia
Un viaggio lucido, toccante e profondo nel cuore di una guerra che continua a segnare vite e territori. È quello offerto da Fabio Angelicchio, giornalista e inviato del TG de La7, protagonista dell’incontro “LA GUERRA A UN METRO DA ME”, tenutosi nella suggestiva sede nautica della Lega Navale Italiana – Sezione di Manfredonia.
L’appuntamento, inserito nella rassegna “Riflessi di Mare… Eventi alla Lega Navale“, fa parte della programmazione del Manfredonia Festival 2025, promossa dal Comune.
Uno sguardo crudo sulla realtà del conflitto
Angelicchio ha raccontato la sua esperienza diretta sul campo: circa tre mesi trascorsi nei luoghi simbolo del conflitto russo-ucraino, da Kiev a Leopoli, da Kramatorsk alle aree contese, vivendo sulla propria pelle la tensione, l’incertezza, e il dolore di una popolazione allo stremo.
Con grande obiettività, ha offerto uno spaccato giornalistico privo di retorica, mettendo in luce non solo episodi drammatici come lo scambio di prigionieri o i bombardamenti su civili, ma anche momenti surreali della vita quotidiana in tempo di guerra, come la percezione della normalità che si cerca ostinatamente di conservare tra le macerie.
L’informazione sotto attacco
Non è mancato un approfondimento sul difficile mestiere dell’inviato: dalle difficoltà nel reperire fonti attendibili alla scarsità di immagini autentiche da mostrare a un pubblico spesso assuefatto. Un racconto che mette in discussione il modo in cui i conflitti vengono oggi filtrati, raccontati e, talvolta, dimenticati.
Un pubblico coinvolto e partecipe
La serata, moderata da Antonio Tasso, si è aperta con i saluti istituzionali del presidente della Lega Navale, Francesco Brunetti, ed è proseguita con un confronto vivo e partecipato con il pubblico. Tante le domande, le riflessioni e le testimonianze di chi, pur da lontano, sente il peso di una guerra che scuote le coscienze.
Un’occasione preziosa, quindi, non solo per capire meglio una delle crisi più gravi del nostro tempo, ma per rimettere l’essere umano al centro della notizia, come Angelicchio ha saputo fare con sensibilità e rigore.