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La giovinezza della Costituzione italiana: l’elogio del Prof. Paolo Grossi

E’ di qualche giorno fa (14 novembre scorso) l’incontro che ha visto protagonista il Prof. Paolo Grossi, Presidente emerito della Corte Costituzionale e storico del diritto medievale e moderno, con gli studenti dell’Università degli Studi di Foggia oltreché a numerose scolaresche foggiane.

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Un momento dell’incontro

Un’aula magna gremita, quella della facoltà di Giurisprudenza, ha accolto con calore il Prof. Grossi che con le sue parole ha saputo catturare l’attenzione anche dei più giovani nonostante l’argomento trattato non fosse dei più semplici: la Costituzione italiana e la sua capacità di rimanere ‘giovane’ nonostante i suoi 71 anni di vita.

“La Costituzione italiana è un bene prezioso che va custodito per la sua bellezza e per il modo in cui è stata concepita”, sottolinea Grossi. “La guerra era finita da poco e ciò che si doveva fare era rifondare un Paese, distrutto ed in ginocchio, ripartendo dal basso…dalle verità fondamentali e dai principi ineluttabili. I Padri fondatori erano perfettamente coscienti di questo, delle responsabilità che si portavano addosso ed il lavoro da loro svolto è stato ineccepibile. Tutti dovevano essere in grado di comprendere quanto scritto nei 139 articoli della Costituzione, anche chi a malapena sapeva leggere; il linguaggio scelto è infatti molto semplice proprio perché rivolto principalmente a chi non sapeva nemmeno di avere dei diritti. L’art. 3 prevede: ‘Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali’. Il termine dignità unito ad uguaglianza sono le colonne portanti della nostra Carta costituzionale ed è giusto che restino scolpite nella mente di chi, molto spesso oggi, le vuol mettere in dubbio”.

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Il Prof. Grossi con alcuni alunni delle scuole foggiane

Sentito e determinato il discorso di Grossi che ha, tra l’altro, voluto stringere – a fine incontro – le mani degli insegnanti presenti incoraggiandoli a trasmettere ai loro alunni i valori della Costituzione, magari leggendola insieme nelle classi, che sono alla base di un Paese civile e libero.

Libera Maria Ciociola per:

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