“La casa del paese”: la rosticceria e pizzeria da “Cecere” – 1974

In questo caldo e tranquillo autunno , fatto di silenzio e rispetto per il periodo che viviamo adesso. Io voglio ricordare una storia , un’avventura di anni fa , come una scommessa vinta , ma delle idee innovative, dell’ anno che vi parlo, non erano al passo col tempo. Il coraggioso fu il signor Cecere , rientrato dalla Germania ,dopo tanti anni , aprì una specie di “casa del paese“. Quando rilevò l’attività in Corso Manfredi, a ridosso della Libreria Tuppi nel 1974, la rosticceria e pizzeria Cecere” cominciò a rappresentare ‘l’anima della città’.

Ancora ricordo i suoi polli arrosto, ma soprattutto “i canaruzz o forn”; l’odore di quei sapori arrivava lungo la strada che andava verso Piazza del Popolo. Le domeniche erano più belle: ‘odori di adolescenza, legati allo scricchiolio della pelle rossastra dei polli.

L’usanza, per noi ragazzi, era quella di recarci da Cecere e sederci sulle panche di ciliegio, contenti di stare in quel locale ,per l’epoca all’avanguardia. Ordinavamo i colli di pollo, messi nella carta per alimenti; i clienti erano tanti ogni giorno e ancor di più nel fine settimana.

Ma ho un ricordo che mi fa un po’ male, pensando al carissimo Cecere, una persoa molto umile e di un’educazione fuori dal quotidiano. I ragazzi più grandi, negli ultimi anni di attività del locale, ordinavano tanta roba da mangiare, e alla fine arrivavano a non pagare.

Cecere solo e stanco a fine della giornata pensava ,solo di ritornare a casa in santa pace. Questo andazzo andò purtroppo avanti con il tempo, fin quando il Signor Cecere,

 decise di lasciare l’attività nel 1988. Perdemmo così un dolce senso di familiarità comune.

A cura di Claudio Castriotta 

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