Il Pirata: Filippo Castriotta, l’inarrestabile podista ed orgoglio sipontino

Lo chiamano il Pirata e lui ne è fiero, perché il grande Marco Pantani è sempre stato il suo idolo e lo porta affettuosamente nel cuore. Filippo Castriotta, manfredoniano classe 1967, è uno degli atleti più ardimentosi e vincenti della nostra città.

La sua specialità è la corsa, giunta dopo anni trascorsi a pedalare, ed il suo palmarès è incredibilmente ricco. Solo per citare alcuni riconoscimenti: è vincitore del titolo di Campione Italiano ACSI categoria SM50 100km ed è giunto sul podio di innumerevoli gare, conquistando la seconda posizione alla 6 ore di Matera e alla 100km di Avola. Reduce dalla 100 km dell’Etna e dalla 6 ore di Cagnano Varano, Filippo non si ferma mai ed è già proiettato verso nuove gare, portando alto per l’Italia il nome della nostra città.

Filippo è sempre stato uno sportivo, passando dalla bicicletta alla corsa. Come mai? La risposta è spiazzante, perché nella vita, proprio come in bici, spesso ci si trova dinanzi a delle salite ed è determinante saperle affrontare con forza e volontà. E sa salita più insidiosa per Filippo è arrivata nel 2014, quando è stato colpito da un aneurisma. Dopo aver superato il difficile momento, grazie anche alla forte fede che lo accompagna, il Pirata ha deciso di rimettersi letteralmente ‘in corsa’, rituffandosi nello sport, ma lasciando la bici per passare alle maratone.

Ma come e dove si allena un podista forte come Filippo Castriotta in una città come Manfredonia? “In mezzo alla natura del nostro territorio, meraviglioso dono del Signore”, risponde. Ecco dunque raccontarmi delle camminate a piedi fino a Mattinata o lungo l’antico sentiero della “Scannamugliera” che da Macchia porta a Monte Sant’Angelo, godendo del bellissimo panorama sul Golfo di Manfredonia. Filippo è inarrestabile e sa bene che lo sport è vita, ed è proprio per questo che ha un sogno nel cassetto: “Sarebbe importante creare a Manfredonia una pista di atletica, per offrire un’alternativa ai giovani”.

Intanto, mentre porta ancora negli occhi l’emozione di correre in Sicilia, è già pronto per tornare alle pendici dell’Etna accompagnato da sua moglie, la dolce Caterina Di Candia che oltre a supportarlo durante le gare, lo aiuta anche con i cambi e a rinfrescarsi nelle pause.

Sabato 4 settembre a mezzanotte parte la 100 km dell’Etna Extreme del Vulcano, “la gara di corsa più affascinante e dura al mondo”, commenta Filippo. Il Pirata c’è. E noi saremo con lui, il nostro orgoglio sipontino.

Maria Teresa Valente

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