Il 5 giugno 1970 diventava Arcivescovo di Manfredonia Mons. Valentino Vailati

(di Maria Teresa Valente ✍️)

Il 5 giugno 1970 Paolo VI nominò arcivescovo metropolita di Manfredonia monsignor Valentino Vailati. Fu un momento importante non solo per Manfredonia, ma anche per la storia della santificazione di Padre Pio.

In realtà Padre Pio era ritenuto un ‘santo’ già da vivo. I giornalisti dei primi del Novecento lo definivano appunto tale quando raccontavano sulle colonne dei quotidiani le gesta miracolose di questo umile frate che dimorava a San Giovanni Rotondo. Sulla via della santificazione ufficiale, però, trovò diversi ostacoli.

E poi arrivò Mons. Vailati che profuse grande impegno sia per ottenere le necessarie autorizzazioni per l’apertura della causa di beatificazione e canonizzazione di Padre Pio, sia nel faticoso e complesso compito di presidente del tribunale ecclesiastico diocesano che ha svolto l’inchiesta cognizionale. Un’inchiesta durata circa dieci anni, da cui scaturì una poderosa documentazione racchiusa in 104 volumi: un vero e proprio record nella storia della Chiesa.

Monsignor Valentino Vailati nacque a Milano il 30 giugno 1915. Trasferitosi fanciullo nel paese dei genitori, Pancarana (Pavia), fu alunno prima del Seminario Diocesano di Tortona e poi del Pontificio Seminario Lombardo in Roma, ove si laureò in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana. Fu ordinato sacerdote il 22 agosto 1937. Ricoprì incarichi vari e prima di giungere a Manfredonia fu Vescovo di San Severo dal 1960 al 1970.

A Manfredonia ha istituito le chiese di San Camillo de Lellis, della Sacra Famiglia, di San Giuseppe e di San Carlo Borromeo. Il 2 giugno 1990 papa Giovanni Paolo II accolse la sua rinuncia all’incarico di Arcivescovo per raggiunti limiti di età, ma Mons. Vailati volle rimanere a Manfredonia, dove morì il 1º febbraio 1998. Alle esequie, tenutesi nella Cattedrale di Manfredonia, partecipò una immensa folla, ricordando di lui “un amico fraterno e saggio” e riconoscendone la discrezione, la preparazione e l’affetto con cui seguiva le vicende della terra garganica.

Le sue spoglie riposano nel Cimitero di Pancarana (PV), sulla riva del Po, insieme ai suoi genitori e alla sorella Albina. A Manfredonia è stato ricordato con l’intitolazione di una strada e di un auditorium.

Maria Teresa Valente

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