Il 17 maggio nella Green Cave a Monte Sant’Angelo si è tenuta una pubblica assemblea sul tema della sicurezza delle aree interne del Gargano

Il 17 maggio nella Green Cave a Monte Sant’Angelo si è tenuta una pubblica assemblea sul tema della sicurezza delle aree interne del Gargano.

L’incontro è stato convocato da un gruppo di cittadini e associazioni che si sono fatti promotori di iniziative di solidarietà nei confronti dell’Azienda Agricola Sitizzo, recente vittima di un fenomeno di abigeato con il furto di 150 capi di bestiame. Gli stessi hanno attivato anche una raccolta fondi per aiutare l’azienda a far fronte al danno subito.

É possibile pensare a un futuro delle aree interne dove ancora si registrano fenomeni di abigeato? Il Gargano, luogo di grandi flussi di turismo estivo e di pellegrinaggio ai grandi santuari, può ancora assistere senza reagire alla sottrazione sistematica di sicurezza a chi vive di allevamento, agricoltura e turismo lento in un territorio riconosciuto da 30 anni come Parco Nazionale? A che punto sono le iniziative di contrasto alle mafie e soprattutto come stiamo organizzando l’antimafia sociale capace di occupare spazi con iniziative chiare e non coinvolte in dinamiche criminali?

Sono questi i temi che abbiamo discusso con allevatori, operatori boschivi, artigiani, guide turistiche, associazioni e amministratori locali. L’analisi evidenzia segnali di peggioramento nel passato recente sul piano dei fenomeni criminali, sulla mancanza di denunce da parte delle persone che subiscono il danno, che non permettono l’avvio di procedimenti giudiziari e sottraggono i dati reali alle evidenze delle statistiche, sulla debolezza dei presidi delle forze dell’ordine (i carabinieri forestali sono drammaticamente sotto organico e i cacciatori di Puglia sono stati trasferiti dalla Foresta Umbra all’aeroporto Amendola) e dei mezzi tecnologici di controllo del territorio. Ma lo scenario di partecipazione e consapevolezza è enormemente diverso da quello di qualche decennio fa.C’è speranza e ognuno nel suo ruolo deve rimboccarsi le maniche per fare la sua parte e per chiedere a tutte le istituzioni di fare meglio il proprio lavoro. Come sempre abbiamo registrato l’assenza dall’incontro, e dal dibattito pubblico, del Parco Nazionale del Gargano. Legittimo chiedersi se sia al nostro fianco e a quali riunioni decide di partecipare.

La discussione, che ha visto molti interventi dalla platea, è stata introdotta con i contributi di Giuseppe Aulisa di Legambiente, Domenico Sergio Antonacci, guida turistica ed escursionistica, Leonardo Santucci dell’azienda agricola Sitizzo, Michele Simone, imprenditore del turismo, e il sindaco di Monte Sant’Angelo Pierpaolo d’Arienzo.

Ecco le richieste avanzate durante l’incontro:investimenti per l’ammodernamento dei mezzi tecnologici di controllo del territorio, aumento dell’organico dei carabinieri per la biodiversità, ritorno in Foresta Umbra del nucleo dei Cacciatori di Puglia, un lavoro capillare da parte dei comuni per evitare fenomeni di occupazione e sfruttamento abusivo di terreni e arterie della viabilità demaniali, maggiori attenzione all’utilizzo multifunzionale del territorio per evitare che le uniche attività in campagna siano solo quelle dell’allevamento, con maggiori risorse per l’agricoltura delle aree interne e più attenzione e incentivi per il turismo lento. Incentivare le attività degli enti di terzo settore per costruire reti sociali e d’interessi tra la vita del Gargano interno e quello costiero, tra città e campagna.

Intanto continua la raccolta fondi per aiutare l’Azienda Agricola Sitizzo a ricomprare le pecore rubate. Grazie a piccole donazioni, oltre settanta,al momento è stato raccolto un fondo che rende possibile comprare trenta pecore, ma sono centocinquantaquelle rubate. Pertanto è necessario continuare a donare e chiunque può farlo su questa piattaforma https://www.gofundme.com/…/raccolta-fondi-per-sitizzo…

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