Fuoco di Sant’Antonio, aumento dei casi: sintomi, contagio, cure e prevenzione
Impennata di casi del fuoco di Sant’Antonio. «Dall’estate 2024 registriamo un aumento, in Liguria c’è stato un boom estivo», spiega il virologo Fabrizio Pregliasco. Anche nel Lazio si registra un numero crescente di contagi. «I medici di medicina generale mi riferiscono che i casi sono aumentati – conferma Antonio Magi, Presidente dell’Ordine dei medici di Roma –. L’invito è di vaccinarsi, almeno i fragili e gli anziani oltre i 65 anni». Fonte: CorriereAdriatico.it
Il fuoco di sant’Antonio, conosciuto anche come fuoco di sant’Antonio o herpes zoster, è una malattia virale che si manifesta con dolore neuropatico e rash cutaneo.
I sintomi del fuoco di Sant’Antonio iniziano con:
- fitte o bruciore in un’area precisa;
- formicolii e ipersensibilità;
- febbre lieve.
Le vescicole tipiche compaiono entro 24–72 ore.
In alcuni casi si parla di fuoco di Sant’Antonio senza eruzione cutanea: dolore intenso senza segni visibili.
Alla schiena è il punto più frequente.
Al viso o agli occhi è il punto più pericoloso.
Successivamente compaiono vescicole rosse piene di liquido, distribuite lungo il decorso di un nervo (dermatomero). Le vescicole si raggruppano a formare strisce o macchie dolorose.
Le lesioni cutanee durano mediamente dalle 2 alle 4 settimane.
Il fuoco di Sant’Antonio è contagioso?
Sì, è contagioso, ma solo attraverso il contatto diretto con il liquido delle vescicole aperte e può trasmettere la varicella a chi non ha mai avuto la malattia o non è stato vaccinato. Non è contagioso prima della comparsa delle lesioni o dopo la formazione delle croste.
Cure farmacologiche
- Antivirali: aciclovir, valaciclovir, famciclovir.
- Antidolorifici: paracetamolo, FANS, farmaci specifici per dolore neuropatico.
- Pomata: solo su prescrizione.
- Gentalyn Beta: usato in casi selezionati, sempre su indicazione medica.
Rimedi naturali
- Aloe vera in gel;
- impacchi freschi per alleviare il prurito;
- integratori di vitamine (B, C, zinco) come supporto.

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