Flai Cgil Foggia su emergenza ghetti
Condividiamo pienamente le preoccupazioni espresse dall’Usb nel comunicato stampa odierno, che noi stessi denunciamo con forza da tempo, e che non riguardano esclusivamente la realtà di Torretta Antonacci ma anche altre importanti realtà, come Borgo Mezzanone, e sulle quali abbiamo in questi mesi costruito importanti iniziative di denuncia e la rete “Mai più ghetti”.
Il 4 e 5 agosto abbiamo promosso due importanti mobilitazioni per dire basta alla vergogna dei ghetti e per rivendicare gli oltre 100 milioni di euro del PNRR che avrebbe dovuto essere spesi su questo territorio, denunciando il forte rischio di perderne la maggior parte. In quell’occasione, abbiamo inoltre chiesto alla Prefettura di Foggia interventi urgenti e mirati, come il trasporto pubblico e la cura dell’igiene, molti dei quali proprio destinati a Torretta Antonacci e rivendicati dai lavoratori che abitano quel luogo. Attualmente, nonostante gli impegni assunti dalla Prefettura in quella sede, non è ancora stato dato riscontro alle richieste dei lavoratori e abbiamo pertanto sollecitato il Prefetto a riceverci nuovamente.
Ricordiamo poi che a inizio luglio, assieme alla FLAI Nazionale, abbiamo portato sul nostro territorio il sindacato e i parlamentari europei, per chiedere alle istituzioni, che in quei giorni erano presenti ad ogni livello, di impegnarsi affinché quelle risorse non andassero perdute, per restituire dignità a migliaia di lavoratori, essenziali per l’economia agricola del nostro territorio. In quell’occasione, inoltre, proprio a Torretta Antonacci, organizzammo lo sciopero a rovescia, antico strumento rivendicativo tramandatoci proprio dal nostro Di Vittorio, per denunciare l’isolamento fisico e sociale di migliaia di persone e la colpevole assenza dello Stato. Esperienza molto partecipata dai lavoratori e che abbiamo poi ripetuto ad agosto anche a Borgo Mezzanone.
Ben venga pertanto anche la presa d’atto da parte di Usb e la decisione di chiamare i lavoratori alla mobilitazione. Auspichiamo che tutte queste battaglie possano però trovare una sintesi unitaria o quantomeno una condivisione e che si possa arrivare presto ad una grande mobilitazione di tutto il territorio, a partire dalle istituzioni che lo rappresentano e che hanno dimostrato in questi mesi grande vicinanza e condivisione di questi obiettivi. Noi ci siamo, per gridare insieme “basta ghetti”.