Fingeva di iniettare il vaccino per falsi green pass: c’è anche un foggiano tra gli indagati

I reati contestati sono corruzione, falso ideologico e peculato. Ai domiciliari quattro persone ritenute intermediari nel rilascio indebito della certificazione, mentre agli altri 45 indagati sono stati imposti gli obblighi di firma e di dimora nei rispettivi comuni di residenza. Secondo quanto ricostruito, l’infermiere fingeva di somministrare il vaccino, ma in realtà gettava via il liquido e applicava il cerotto, sviando così l’attenzione del medico responsabile.

Fingeva di iniettare il vaccino per falsi green pass: c'è anche un foggiano tra gli indagati

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti tramite le immagini di videosorveglianza, l’infermiere fingeva di somministrare il vaccino, ma in realtà gettava via il liquido e applicava il cerotto, sviando così l’attenzione del medico responsabile. Non sono emerse responsabilità di altri professionisti dell’hub. Per ottenere i falsi certificati (al costo di 400 euro ciascuno), ad Ancona arrivavano persone da tutta Italia: indagati anche in Puglia, Emilia Romagna, Abruzzo, Lombardia e Veneto. Le quattro persone finite ai domiciliari sono accusate di aver fatto in questo senso da “collettori di richieste“. Ci sarebbe anche un foggiano tra i 45 indagati.

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