Ripartiamo con la Delfino. È questo lo slogan scelto dall’associazione di Manfredonia che da oltre trent’anni si adopera per divulgare lo sport in favore di soggetti svantaggiati, in particolare disabili con handicap psico-motorio e relazionale, per rilanciare le attività in questo anno alquanto particolare.
L’associazione sportiva sipontina, in collaborazione con l’associazione ‘Scooter & Moto Friends Manfredonia’ e l’associazione ‘Pesca senza Barriere Manfredonia’, promuove una raccolta fondi, tramite offerte libere e solidali. L’ultima iniziativa, in ordine di tempo, è la possibilità di contribuire acquistando una bottiglia di prosecco nella sede in via Aldo Moro n. 37 contrassegnata dal logo della Delfino.
“In realtà – spiega il presidente Vincenzo Di Staso – eravamo partiti a febbraio con le classiche uova di Pasqua, ma il Covid ha bloccato questa iniziativa solidale. È stato poi il volontario dirigente Gianni Di Bari, al termine del lockdown, ad avere l’idea di sostituire le uova, strada ormai impraticabile, con il prosecco”. Un’iniziativa che sta riscuotendo discreto successo e che merita di essere supportata. Dopotutto, lo dice anche Albano: felicità è un bicchiere di vino!
La Delfino da sempre si distingue nella organizzazione e partecipazione a Campionati ed attività sportive in tutta Italia, è affiliata al CIP – Comitato Italiano Paralimpico, alla FISDIR – Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva e Relazionale e aderisce al SOI – Special Olympics Italia. L’associazione è stata Campione Regionale di Atletica Leggera per oltre 20 anni, inoltre svolge attività regionale e nazionale nelle discipline del calcio, della pallacanestro, della pallavolo e della ginnastica riservate alle disabilità relazionali e fisiche. L’associazione è composta da oltre 50 ragazzi differentemente abili che svolgono attività sportiva e sociale e da 15 dirigenti volontari che coordinano ogni iniziativa, prestando la propria diretta assistenza.
A causa di problemi economici e per mancanza di fondi, nelle scorse stagioni, pur avendo svolto una intensa attività di preparazione, non ha potuto partecipare sia alle attività regionali che ai Play The Games, campionati nazionali Special Olympics di Calcio a 5 e a 7 Unificato, provocando sconforto e atteggiamenti di delusione da parte dei ragazzi che avevano svolto le attività per l’intero inverno.
“Per partecipare ai campionati occorrerebbero finanziamenti certi, sia per le spese di partecipazione che per acquistare le divise sportive, pertanto – continua Di Staso – confidiamo nella sensibilità verso il mondo della disabilità affinché si possa sostenere con orgoglio un’associazione come la nostra che varca i confini regionali e partecipa in tutta Italia a manifestazioni sportive per disabili di grosso spessore”. “E per citare Checco Zalone – conclude il presidente – aiutateci a spingere questa carrozzella”.
di Maria Teresa Valente





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