Storia

Eravamo come un unico confetto – dalla rima del poeta e scrittore Pellico

Manfredonia – Eravamo, poco più che ragazzini…1979. Una mattina di fine estate , col profumo di conifero, pace, tranquillità ed il sostegno , di un clima sereno. Ci si fermava un pò per dissetarsi con bevande , al chiosco accanto vicino al marciapiede della Rotonda. Rotonda, bella, fresca … attorniata di alberi di pino che, davano ombra e refrigerio. Ogni tanto, ricordo, venivano giù pigne mature.

Quel piccolo largo aveva panchine pitturate di verde scuro. Di fronte la strada con una rotatoria fatta scomparire tanti anni fa. Erano gli anni in cui bastava poco che il tempo diventasse tutto nostro. Le giornate erano leggere al canto delle cicale, si discuteva di cultura, della politica giovanile, ma non mancavano le ore di spensieratezza; ricordo la lettura di un libro avuto in regalo, quello dello scrittore Silvio Pellico.

In quegli anni avevamo la speranza della terra più ferma mentre il vento soffiava l’aria più pulita. Ecco come per poco il tempo è stato tutto nostro, ecco che non muore mai, il sogno rimasto ancora vivo , come un confetto – dalla  rima del poeta e scrittore . “Amore è sospiro D’un core gemente, che solo, di sente – che brama pietà”.

di Claudio Castriotta

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