Manfredonia – Ecco cosa mi manca,la vista mare di un Villaggio di un’anima perduta , di inizio settembre, un caldo lieve di lima di sole sull’argento delle onde nuove.
Quello che mi manca è il luogo dove ho vissuto, con quel panorama fisso ogni mattino – che apriva il cielo ad ogni giornata. Quello che mi manca è la vista del Golfo sparita per sempre nel nulla, è vero che tutto cambia ma in quella squallida maniera no. Manfredonia è diventata il tempio del cemento, il naso lungo di Pinocchio , il sotterfugio di Lucignolo, una Collodi rimodernata , con la regola del duemila.
Manfredonia tempio di strutture e di strano clima di vita sociale,piena di problemi accumunati – di carte da smaltire in un inceneritore di un paese che fa fatica a campare. Ecco cosa mi manca in questa città che mai niente cambia , sempre tutto uguale a ieri e con i cattivi pensieri di oggi,con un ‘inutile prova del domani. Cosa saremo? Cosa faremo? Noi siamo quelli che fummo,quelli che diventeremo ….
Di Claudio Castriotta

Nuovo terremoto sulla Costa Garganica
Un calcio al pregiudizio: quando l’educazione incontra la vita