Di Mauro e Prencipe cuore e acciaio: all’Ironman di Nizza battono caldo e fatica e volano al Mondiale

Di Mauro e Prencipe cuore e acciaio: all’Ironman di Nizza battono caldo e fatica e volano al Mondiale

Quella del 29 giugno a Nizza, non è stata solo una gara. È stata una prova di resistenza, volontà e carattere.

In una delle competizioni più dure al mondo, Valerio Di Mauro di Mattinata e Michele Prencipe di Manfredonia, due triatleti italiani tesserati con la Triathlon Manfredonia ASD, accomunati dalla passione per lo sport e da una straordinaria determinazione, hanno completato con successo l’Ironman Full diNizza, guadagnandosi una prestigiosa qualifica per l’Ironman World Championship che quest’anno si terrà nuovamente a Nizza, il 14 settembre 2025.

Una sfida epica, l’Ironman di Nizza è considerata da molti una delle gare più estreme del circuito mondiale: 3.800 metri di nuoto nelle acque della Baia degli Angeli, 180 km in bicicletta con 2.400 metri di dislivello attraverso i ripidi tornanti delle Alpi Marittime, e una maratona finale da 42,2 km da affrontare sotto un sole implacabile quando le gambe sono già oltre il limite e il corpo inizia a cedere.

Quest’edizione è stata segnata da temperature torride, con picchi fino a 40 gradi, che hanno messo a durissima prova anche gli atleti più esperti. Tanti sono stati i ritiri. Ogni chilometro diventava una battaglia, ogni ristoro un miraggio. Eppure Valerio e Michele non si sono mai arresi, hanno tenuto duro, fino a tagliare il traguardo tra le lacrime e gli applausi.

Il “vero” Ironman? È nei mesi prima.

Dietro la medaglia finisher e la qualifica mondiale, c’è una fatica silenziosa che pochi vedono. Valerio e Michele non sono atleti professionisti ma uomini con un lavoro, una famiglia, impegni quotidiani da

rispettare. Ma questo non li ha fermati. Anzi. Hanno trasformato ogni ora libera in un’opportunità per allenarsi, perfino nelle pause pranzo o la sera tardi sui rulli in garage.

«La sveglia alle 5 è quasi una costante – racconta Valerio – per poter nuotare prima del lavoro o fare uscite in bici il sabato e la domenica alle prime luci dell’alba, oltre ad allenamenti di corsa di 30 km, doppi allenamenti giornalieri, combinati tra varie discipline e sessioni di potenziamento in palestra. La

fatica non è solo quella del giorno della gara, ma di ogni singolo giorno in cui devi scegliere se allenarti o mollare, se restare a letto o uscire con la pioggia. Allenarsi per un Ironman significa togliere tempo al riposo, ai tuoi cari, agli amici, alla socialità. Ma se ami questa disciplina, ogni sacrificio ha senso».

«Non ci alleniamo solo noi, si allenano anche le nostre famiglie – aggiunge Michele – perché senza il loro supporto, la comprensione e le rinunce condivise, niente di tutto questo sarebbe stato possibile. Ma quando attraversi il tappeto rosso che ti porta al traguardo capisci che ne è valsa la pena».

Il sogno mondiale, continua. Il 14 settembre prossimo, Valerio e Michele saranno di nuovo protagonisti all’Ironman World Championship, lo stesso tracciato durissimo di Nizza, ma con un valore simbolico ancora più alto. In palio non ci sarà solo una medaglia, ma la possibilità di entrare nell’élite del triathlon mondiale.

In un mondo che spesso si dimentica del valore dell’impegno e della costanza, la loro storia ricorda che la determinazione può portare ovunque, anche oltre i propri limiti. Con passione, sacrificio e cuore, Valerio

Di Mauro e Michele Prencipe hanno scritto una pagina di sport che merita di essere raccontata.

Antonio Castriotta

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